Si sa che la metropolitana di New York, come molte metropolitane del mondo, non è certo un luogo lindo e pulito. Ma potrebbe scioccare il sapere che al suo interno sono stati trovati tracce di Dna di antrace e peste bubbonica.
L’antrace è un’infezione causata dal batterio Bacillus Anthracis che si manifesta soprattutto in animali erbivori, ma che può trasmettersi anche nell’uomo. Per l’alta mortalità che essa produce è stato usato come arma batteriologica.
La peste bubbonica invece, legata al batterio Yersinia pestis, causò epidemie mortali in varie parti del mondo e in periodi diversi. La più nota è quella che colpì l’Europa tra il 1400 e il 1600.
NEI CESTINI E SUI CORRIMANI. Il processo di mappatura e di rilevazione dei batteri sulla metropolitana è iniziato nel 2013 e si chiama PathoMap. Da quel momento non sono stati registrati però casi di peste o di intossicazione da antrace. L’ultimo caso di persone con la peste risale al 2002, quando due turisti la contrassero visitando un ranch in New Mexico, dove la malattia è endemica negli animali selvatici e la portarono a New York. Da dove arrivano allora queste tracce? È possibile che sia arrivata nel 2002 o dopo e che il batterio sia sopravissuto nel tempo. Le tracce della peste sono state trovate in un cestino della spazzatura e su alcune ringhiere (particolare poco chiaro per i ricercatori che ipotizzano possa essere stato portato da qualche topo funambolo).
UN ECOSISTEMA MARINO. La scoperta di questi batteri e di molti altri è stata realizzata da ricercatori della Cornell University i cui risultati sono stati pubblicati su Cell System. L’intento della ricerca era quello di realizzare una mappa dei batteri presenti nella metropolitana e ha portato all’individuazione di ben 1.688 batteri, tra cui anche un intero “ecosistema marino”.


TANTE SPECIE NUOVE e nessuna paura. Tra i batteri trovati oltre 450 sono risultati appartenenti a categorie resistenti ai farmaci, anche se la loro presenza è a livelli molto bassi. «Quanto abbiamo scoperto – ha detto Christopher Mason, responsabile del progetto – ci dice due cose: da un lato il fatto che il corpo umano mostra una forte resistenza agli attacchi batterici ed è in grado di adattarsi continuamente all’ambiente in cui vive, dall’altro che la presenza di certi batteri in quantità limitate non costituisce una minaccia per la nostra salute».
Dunque nessuna paura di contrarre antrace o peste per chi viaggia in metropolitana. Lo studio ha permesso anche di scoprire centinaia di specie batteriche finora sconosciute che a quanto pare, sono onnipresenti nelle aree urbane.
Ma come si è creato l’ecosistema marino? Secondo i ricercatori la sua origine è da ricercare nell’uragano Sandy che si abbatté sulla città nel 2012 e che inondò alcune stazioni della metropolitana. I batteri che c’erano nell’acqua del mare si sono adattati alle condizioni esistenti sotto la città e nei cunicoli della metropolitana.