Salute

"Oltre 3,5 milioni di residenti nella Terra dei fuochi in balia di una politica collusa con la Camorra''. La denuncia nel libro 'Monnezza di Stato' firmato dall'oncologo Antonio Giordano e dal giornalista Paolo Chiariello

L'inchiesta ripercorrere alcune delle più significative vicende giudiziarie degli ultimi anni e analizza i dati scientifici dell’aumento di patologie tumorali e delle malformazioni congenite nella popolazione

Roma, 9 ott. (AdnKronos Salute) - "Oltre 3,5 milioni di persone residenti in quel quadrilatero ribattezzato Terra dei fuochi sono stati per anni in balia di una politica collusa con la Camorra, incapace di controllare ciò che accadeva con il traffico dei rifiuti e lo sversamento illegale nelle campagne". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia, autore insieme al giornalista Paolo Chiariello del libro 'Monnezza di Stato' (Minerva Edizioni). Il racconto del disastro ambientale, sanitario e sociale che ha sconvolto buona parte della Regione Campania 'trasformandola' nella Terra dei fuochi.

"Un insulto ambientale di sostanze tossiche - aggiunge l'oncologo - che in maniera sinergica e perpetua hanno esposto l'organismo a danni genetici che portano all'aumento di una serie di patologie come i tumori e alcune malattie rare". Il libro 'Monnezza di Stato' uscirà in libreria a fine gennaio in tutta Italia e in edicola anche a Napoli e Provincia, dove sarà presentato il 23 gennaio al Comando Regione Militare Meridionale in Piazza Plebiscito. "In vista delle prossime elezioni regionali la politica sta attuando una strategia da incantatori di serpenti - sottolinea Giordano - trovando delle strategie per creare una melina mediatica sui disastri della Terra dei fuochi. E' bene che i cittadini, anche grazie al nostro libro, si informino su quello che è accaduto e facciano scelte diverse rispetto al passato. Non devono farsi incantare dalle sirene di imbonitori dell'ultima ora".

"Poi - chiosa lo scienziato - c'è chi come Gigi D'Alessio nel bel mezzo del concerto di Capodanno ha iniziato a fare una lettura magistrale sulla Terra dei fuochi come se fosse un esperto". Giordano fa riferimento alle parole del cantante che sul palco di piazza del Plebiscito ha affermato che 'non c'è più la Terra dei fuochi, solo l'1% dei terreni sono inquinati".

Parole, quelle di D'Alessio, che a Giordano (già autore del Libro bianco sulla salute e il disastro ambientale 'Campania terra di veleni'), suonano come anacronistiche rispetto alla realtà dei fatti ricostruita e raccontata nel libro 'Monnezza di Stato'. "Io e Chiariello, giornalista di SkyTg24 da sempre in prima linea sulla Terra dei fuochi, abbiamo messo nel libro tutta la nostra esperienza in campi diversi - racconta l'oncologo - entrambi abbiamo avuto l'esigenza di capire che cosa avevamo davanti. Io da un punto di vista scientifico, lui indagando tra le maglie degli interessi che si nascondono nel traffico illegale di rifiuti.

Il nostro lavoro - rivendica - è un'inchiesta incisiva e lucida, un esempio di come possano convivere la comunicazione scientifica e quella giornalistica". Il libro, nel ripercorrere alcune delle più significative vicende giudiziarie degli ultimi anni, analizza i dati scientifici sull’aumento di patologie tumorali e delle malformazioni congenite, divulgando in modo semplice e comprensibile una realtà complessa.

Il lavoro vuole essere anche la risposta a ministri della Salute che negli anni hanno visitato o cercato di affrontare la questione della Terra dei fuochi: "Almeno 5 - ricorda Giordano - sono i ministri che hanno detto la loro sulle possibili cause del legame tra sversamento di rifiuti tossici e l'aumento di alcuni tumori tra la popolazione locale. Ma gli stili di vita errati, spesso indicati come responsabili, sono solo un co-fattore e questo è bene ricordarlo sempre".

La "battaglia di civiltà" di Giordano e Chiariello, come è sottolineato nel libro che ha la prefazione del Procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti, non vuole fermarsi alla Terra dei fuochi in Campania, "ma alle tante zone del Paese che hanno vissuto lo stesso disastro e che abbiamo il dovere di denunciare. Purtroppo - conclude Giordano - in Italia non c'è solo una Terra dei Fuochi".

9 gennaio 2015 ADNKronos
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