Si può dire che gli uomini hanno un ciclo mestruale analogo a quello femminile (assenza di sangue a parte)? Se per ciclo si intendono fluttuazioni ormonali su base mensile, la risposta è no. La controversa teoria di un ciclo maschile tarato sul mese lunare sostenuta da Peter Celec, endocrinologo slovacco, non è mai stata replicata scientificamente.
Gli uomini però registrano fluttuazioni diurne del principale ormone maschile, il testosterone. I suoi livelli sono massimi nelle prime ore del mattino (da qui le erezioni mattutine e gli alti livelli di vitalità ed energia) per calare progressivamente durante il giorno, e arrivare ai minimi alla sera.
Sensibile. L'attività fisica e quella sessuale possono causare temporanee impennate dell'ormone; stress e malattie come cancro e diabete portano invece a cali diurni: il corpo deve conservare energie che non può spendere per la produzione di spermatozoi.
Cambi di stagione. Altre ricerche dimostrano che l'ormone è soggetto anche a fluttuazioni stagionali. In Paesi caratterizzate da lunghi cicli di luce o buio come Danimarca e Norvegia, i livelli di testosterone sembrano registrare un calo in estate, e un picco alla fine dell'autunno.
Altre condizioni come mancanza di sonno, disordini alimentari e l'avanzare dell'età sono collegate a più bassi livelli dell'ormone e a irregolarità in questo già complesso ciclo.