Washington, 23 giu. (AdnKronos Salute/Dpa) - Se non verranno intraprese iniziative mirate contro i cambiamenti climatici, negli Stati Uniti ci saranno conseguenze disastrose in termini di vite. Lo ha dichiarato l'Agenzia di protezione ambientale (Epa), che ha calcolato che nel Paese entro il 2100 potrebbero essere in media 69 mila all'anno le vittime dei cambiamenti del clima. Secondo il rapporto pubblicato oggi dall'agenzia federale, a uccidere potrebbero essere soprattutto inquinamento atmosferico ed elevate temperature: le vittime dei due fattori, in 49 città prese in esame, sarebbero rispettivamente 57 mila e 12 mila.
Non solo previsioni. Per evitare le morti e i danni all'economia, ha avvertito l'Epa, la via maestra è quella di ridurre le emissioni di anidride carbonica e degli altri gas nocivi. Fenomeni che, denuncia l'organismo, spesso non hanno innescato alcuna contromisura, nonostante i problemi legati al cambiamento climatico affliggano con particolare intensità alcuni Stati. Caso esemplare è quello della California, messa a dura prova da incendi e siccità. Ma, si legge ancora nel rapporto, a rischio è anche la costa sudorientale, minacciata da temperature altissime, forti precipitazioni e innalzamento del livello dell'Oceano Atlantico. Per danni che potrebbero raggiungere quasi 5 miliardi di dollari, ha stimato l'Epa.
Sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici, l'impegno dell'amministrazione Obama è stato quello di ridurre i livelli delle emissioni di anidride carbonica. Un passo importante che però, hanno sottolineato gli esperti, si scontra con i timori di probabili ripercussioni negative che queste misure potrebbero avere in ambito economico. Così, al Congresso, i lavori per la creazione delle misure anti-inquinamento sono fermi. E la paura è che, con il cambio di governo alle porte, il cammino rischia di bloccarsi definitivamente e cambiare corso.