Milano, 27 apr. (AdnKronos Salute) - In 8 mesi in Italia ci sono stati 947 reati ambientali accertati, 118 delitti di inquinamento, 30 disastri ambientali, 1.185 persone denunciate e 229 beni sequestrati per un valore complessivo di quasi 24 milioni di euro. A comunicarlo è Legambiente, che ha analizzato i dati nazionali dall'entrata in vigore nel codice penale della legge sui reati ambientali il 29 maggio 2015.
"I risultati dei primi 8 mesi di applicazione della nuova legge sugli ecoreati stanno dimostrando tutta l'efficacia del nuovo sistema sanzionatorio", commenta Stefano Ciafani, direttore generale nazionale di Legambiente. Per rendere ancora più efficace il contrasto agli ecocriminali, aggiunge, "è ora fondamentale attivare una grande opera di formazione per magistrati e forze dell'ordine, procedere rapidamente alla costituzione di una grande polizia ambientale e approvare una norma per snellire le procedure per abbattere le costruzioni abusive".
Nel censimento di Legambiente traspare che negli ultimi 5 anni ci sono state 233 inchieste, con più di 2.500 persone arrestate, oltre 2.000 persone denunciate e 194 sequestri, che hanno visto impegnate 64 procure della Repubblica in 18 regioni. La Lombardia è la regione più coinvolta con 31 indagini che hanno portato a 325 arresti e 126 denunce. "La nostra - spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - è una delle regioni dove i clan dell'ecomafia, in particolare la 'ndrangheta, sono più presenti. In uno dei centri pulsanti dell'economia e della finanza nazionale le famiglie mafiose, dopo essersi infiltrate, hanno proseguito con una vera a propria colonizzazione d’interi settori economici, basti pensare alla movimentazione terra, senza trovare veri ostacoli nella società civile".