Salute

Un nuovo modo per tracciare la progressione dell'Alzheimer

La concentrazione di una specifica proteina nel liquor può indicare fino a che punto è avanzato l'Alzheimer e aprire nuove strade di ricerca.

La concentrazione di una particolare proteina nel liquor (LCR, liquido cerebrospinale), il fluido che circonda il cervello e il midollo spinale, è un indicatore attendibile della progressione della malattia di Alzheimer. Un gruppo di scienziati della Scuola di Medicina dell'Università di Washington di St. Louis ha scoperto che nel liquido cerebrospinale delle persone colpite da questa forma di demenza è presente un frammento insolubile della proteina tau, una delle principali responsabili della morte dei neuroni nell'Alzheimer: la quantità di questo marcatore nel liquor è direttamente proporzionale alla diffusione dei grovigli di tau nel cervello.

Alterazioni proteiche. La malattia di Alzheimer è caratterizzata dall'accumulo in quantità anomale nel cervello di due particolari proteine: la beta-amiloide, che inizia a formare placche nel cervello anche vent'anni prima della comparsa dei sintomi di declino cognitivo, e i grovigli neurofibrillari, depositi di tau che segnano il passaggio dalla fase asintomatica della demenza a quella in cui subentrano confusione e perdita di memoria. Tanto le placche amiloidi quanto gli ammassi neurofibrillari esercitano un'azione neurotossica, sono cioè letali per le cellule nervose, anche se non è chiaro se siano anche le cause effettive della malattia.

La conta dei danni. L'accumulo di tau nel cervello è rilevabile dalla tomografia a emissione di positroni (PET), un esame diagnostico che è però costoso e non dappertutto immediatamente disponibile. I vari esami del sangue allo studio per migliorare la diagnosi di Alzheimer non permettono al momento di capire quale concentrazione di tau sia associabile ai diversi stadi della malattia: servono metodi più immediati per riconoscere la progressione di questa condizione.

Un legame molto chiaro. Gli scienziati si sono concentrati su una parte insolubile e molto studiata della proteina tau, la cosiddetta microtubule binding region (MTBR), uno dei principali ingredienti degli ammassi neurofibrillari: la novità sta nel metodo messo a punto per rintracciarla nel liquor, che consiste prima nel farla emergere dal mezzo con una particolare soluzione e poi nell'osservarla con la tecnica della spettrometria di massa.
 
Il procedimento è riuscito là dove passate tecniche di indagine avevano fallito. Una parte specifica della componente proteica, chiamata MTBR tau 243, risultava elevata nei pazienti con Alzheimer, e in concentrazioni tanto più importanti quanto più evidenti erano i danni cognitivi.

Interventi più precoci. Quando i livelli della proteina nel liquor sono stati confrontati con le PET cerebrali dei pazienti, si è visto che erano strettamente collegati alla quantità di grovigli di tau nel cervello: la tecnica riesce a misurare in modo accurato l'accumulo e quindi anche il danno arrecato ai neuroni dei pazienti.

Oltre a migliorare la diagnosi, il procedimento potrebbe svelare nuove strade di ricerca in un settore che ne ha estremo bisogno. La MTBR tau è stata individuata anche tra neuroni, e ora ci si chiede se abbia un ruolo nel favorire il trasporto di tau da una parte all'altra del cervello aggredito dalla malattia.

28 dicembre 2020 Elisabetta Intini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us