Roma, 31 dic. (AdnKronos Salute) - Alte dosi di vitamina D, più conosciuta come la 'vitamina della luce del sole', possono aiutare a contrastare la sclerosi multipla e a regolare la risposta immunitaria iperattiva dell'organismo. Lo ha stabilito uno studio pilota della Johns Hopkins University School of Medicine, pubblicato su 'Neurology'. "I risultati della ricerca sono entusiasmanti, la vitamina D ha il potenziale per essere un trattamento poco costoso, sicuro e conveniente per le persone affette da sclerosi multipla", ha affermato l'autore dello studio Peter Calabresi, che prosegue: "Sono necessarie ulteriori ricerche su grandi gruppi di persone per confermare questi dati e per aiutare a comprendere i meccanismi di questi effetti, ma siamo ottimisti".
La ricerca ha esaminato 40 persone con sclerosi multipla recidivante-remittente (Smrr), che hanno ricevuto 10.400 oppure 800 unità internazionali (Ui) di integratori di vitamina D al giorno per sei mesi. I pazienti con grave carenza di vitamina D non sono stati inclusi nello studio. L'attuale dose giornaliera raccomandata di vitamina D è di 600 unità internazionali. Gli esami del sangue all'inizio dello studio e di nuovo a tre e sei mesi hanno registrato la quantità di vitamina D nel sangue e la risposta delle cellule T del sistema immunitario, che svolgono un ruolo chiave nei meccanismi della sclerosi multipla. Ebbene, chi ha preso una dose elevata di vitamina D ha raggiunto l'obiettivo, ovvero una riduzione della percentuale di cellule T infiammatorie legate alla malattia, mentre il gruppo che ha preso un basso dosaggio non l'ha raggiunto.