Roma, 8 lug. (AdnKronos Salute) - In questi giorni di afa non mancano gli appelli a bere acqua. Ma per chi si mette alla guida il consiglio diventa imperativo. Gli automobilisti che non si idratano a sufficienza, infatti, commettono lo stesso numero di errori di chi guida in stato di ebbrezza. La prontezza e la capacità di reazione, infatti, diminuiscono in caso di idratazione insufficiente, e, se questa condizione si protrae, i sintomi possono aggravarsi. Avvertenze che arrivano da un recente studio condotto nel Regno Unito e realizzato dagli esperti della Loughborough University, in collaborazione con lo European Hydration Institute (Ehi).
I risultati della ricerca, realizzata grazie a un simulatore, hanno indicato infatti che un’idratazione insufficiente induce chi è alla guida a commettere il doppio degli errori rispetto a chi, al contrario, è adeguatamente idratato: un numero analogo a quello atteso quando chi si mette al volante è sotto l’effetto di droghe o alcol. "Si tratta di uno studio clinico che non lascia spazio a dubbio, considerato che i volontari testati erano idratati oppure leggermente disidratati", spiega Lluís Serra-Majem, membro del Science Advisory Board dello European Hydration Institute. "Il merito maggiore di questo studio è il fatto che per la prima volta sono stati analizzati gli effetti di una leggera disidratazione sulla capacità di reazione e sulla prontezza di riflessi di chi guida nel rispondere a un evento imprevisto", chiarisce l’esperto.
Lo European Hydration Institute raccomanda agli automobilisti di bere acqua a sufficienza durante i tragitti più lunghi, per garantire la sicurezza dei passeggeri. "Il motivo principale è che quando viene mantenuto l’equilibrio tra i liquidi che abbiamo introdotto e quelli che abbiamo perso, tutte le cellule lavorano nelle condizioni migliori e, di conseguenza, lo stesso avviene per i messaggi di trasmissione", afferma Serra-Majem. "Tuttavia, non dobbiamo bere più del necessario, perché, in genere, gli errori sono dovuti tanto a una mancanza di liquidi quanto al loro eccesso", prosegue.
Più nel dettaglio gli errori più comuni riscontrati negli automobilisti non adeguatamente idratati, così come in quelli con un tasso alcolemico nel sangue pari a 0, 8 g/l erano: sbandamento sulla corsia opposta, frenate tardive e passaggio o attraversamento delle bande sonore o delle linee che suddividono le corsie di marcia. Gli esperti spiegano infatti che "la capacità di attenzione e di reazione agli imprevisti diminuisce, in particolare quando si guida su tratti rettilinei che richiedono minore attenzione, lungo strade statali a velocità moderata".
Inoltre, durante i tragitti più lunghi molti automobilisti evitano di bere, per ridurre al minimo le soste per andare in bagno.
"E’ necessario introdurre molti liquidi soprattutto al mattino, quando ci si mette alla guida e, se prevediamo di trascorrere la giornata al volante, serve mantenere invariato l’apporto di liquidi durante tutto il giorno”, aggiunge Serra-Majem. La quantità di liquidi da assumere dipende da numerosi fattori come il caldo, la dieta, lo stile di vita, l’età e l’attività fisica. "E' necessario fermarsi ogni due ore per bere l’equivalente di un bicchiere di acqua o liquidi analoghi".
Ecco in sintesi le raccomandazioni degli esperti: assumere un’adeguata quantità di liquidi; oltre all'acqua va bene bere anche altre bevande, quali succhi, latte, bevande analcoliche, tè e caffè: tutte infatti contengono oltre l’85% d’acqua e sono pertanto importanti fonti di idratazione; se ci si sente stanchi, scegliere bevande contenenti caffeina, come caffè o bevande a base di cola, tenendo sempre sotto controllo l’apporto calorico; fare una sosta ogni due ore; controllare il colore dell’urina se è di colore giallo chiaro, significa che il corpo è correttamente idratato se più scuro, è possibile che sia già in atto una lieve disidratazione.