Roma, 22 ott. (AdnKronos Salute) - Nelle scuole italiane è boom di frutta e verdura coltivati senza pesticidi e con metodi biologici. Nell'ultimo anno il numero di mense scolastiche bio è infatti salito a 1.349, con un aumento del 43% negli ultimi 4 anni e una media giornaliera di 1,2 milioni di menù bio serviti, secondo i numeri di Biobank, la banca dati del biologico italiano, recentemente presentati all'Expo di Milano. Ma se è vero che il biologico cresce a scuola, la situazione non è uguale per tutti. Sono solo 3, infatti, le regioni davvero virtuose in cui le mense bio spopolano: Lombardia (224), Veneto (192) ed Emilia Romagna (172). Lo ricordano gli esperti che oggi presentano a Roma la quarta edizione del progetto BioAlimenta il domani (www.bioalimentaildomani.it).
Si tratta di un percorso didattico-formativo per l'anno 2015-2016, rivolto a tutte le scuole secondarie di primo grado su tutto il territorio nazionale, e ai nutrizionisti dell'associazione Nutri.prof. L'obiettivo è quello di promuovere una buona e sana alimentazione, ma anche assicurare un'informazione corretta e puntuale sulla qualità e la genuinità degli alimenti bio, a favore di una nuova mentalità orientata valorizzare un'educazione all'agricoltura biologica, oltre che per difendere la biodiversità e informare sull'impatto delle colture Ogm su ambiente, alimentazione e salute. Hanno già aderito in questa edizione 2.000 classi, 50.000 ragazzi, 100.000 genitori e 1.000 nutrizionisti che riceveranno gratuitamente materiali didattici sulle diverse tematiche inerenti al tema del biologico.
BioAlimenta il domani, ideato e gestito da CSE Italia Srl, è organizzato con il supporto scientifico della Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica (Federbio) e Nutri.prof (Federazione nutrizionisti professionisti italiani); ha come main partner Isola bio e la collaborazione di NaturaSì. Il progetto ha anche ricevuto il patrocinio del ministero dell'Ambiente, della Commissione nazionale italiana per l'Unesco, della rappresentanza italiana presso la Commissione europea, del Progetto scuola Expo Milano 2015 e della Città del Bio.