Roma, 30 mag (AdnKronos Salute) - Diete lunghe e faticose per perdere peso, e dopo un felice ma breve periodo di magrezza i chili di troppo tornano ad accumularsi. L'effetto yo-yo sperimentato da molte persone obese dopo una dieta sarebbe colpa, anche, dei batteri che abitano nel loro intestino. Il microbioma degli obesi a dieta è caratterizzato da una scarsa diversità, e questo incide sui risultati a lungo termine dei regimi dimagranti. E' quanto emerge da un nuovo studio presentato al Congresso europeo di endocrinologia a Monaco (Germania).
Recenti ricerche dimostrano che il microbioma intestinale svolge un ruolo importante nella regolazione del metabolismo: le persone obese hanno batteri intestinali più abili nell'estrarre energia dal cibo. Qualsiasi energia in eccesso viene poi convertita in grasso. In questo studio, i ricercatori tedeschi dell'University Hospital Schleswig Holstein di Kiel hanno sottoposto 18 adulti obesi a una dieta di sole 800 calorie al giorno per un periodo di 3 mesi, monitorando quanto peso perdevano, la loro sensibilità all'insulina, l'attività e la diversità dei loro batteri intestinali (utilizzando campioni di feci). Hanno poi esaminato gli stessi fattori dopo aver sottoposto queste persone a una dieta di mantenimento per altri 3 mesi. Quindi hanno confrontato i risultati con quelli di 13 obesi (gruppo di controllo) e 13 adulti magri che hanno seguito la loro alimentazione normale.
Rispetto al gruppo di controllo o ai magri, gli obesi a dieta avevano una microbioma alterato in modo positivo alla fine dei 3 mesi di dieta, ma questo effetto - benefico per la linea - non si è conservato nella fase di mantenimento del peso. E questo nonostante i pazienti avessero perso in media 20 kg. Secondo Matthias Laudes, "il nostro lavoro dimostra che non si sta facendo abbastanza per un cambiamento a lungo termine nei batteri intestinali delle persone obese, il che può spiegare il motivo per cui tanti" tornano ad accumulare peso. "Vogliamo comprendere il motivo per cui il microbioma intestinale è resistente a mantenere il cambiamento ottenuto dopo la dieta", conclude l'esperto.