Salute

Alimenti: esperto Asl, non comprare funghi da venditori itineranti

Da Parma appello ai cittadini dopo un ricovero, da controlli risultano spesso mal conservati

Milano, 28 ott. (AdnKronos Salute) - "Non comprare funghi freschi dai venditori itineranti. Il prodotto non è sicuro", perché il rischio è che sia 'fresco' solo di nome. A lanciare l'appello sono gli esperti dell'azienda sanitaria locale di Parma, dopo il ricovero nei giorni scorsi di un cittadino che "ha incautamente acquistato funghi porcini da uno di questi venditori. I funghi sono risultati essere porcini, ma nonostante l'obbligo di legge non sono stati sottoposti ad alcun controllo sanitario prima di essere posti in vendita", e inoltre "erano in cattivo stato di conservazione, gravemente alterati, e hanno quindi causato una fastidiosa sindrome gastrointestinale".

Ma cosa si intende per venditori itineranti? "Sono coloro che svolgono l'attività di vendita su un mezzo mobile (ad esempio un furgone), fermandosi in un luogo (margini delle strade) per poche ore - chiariscono dal Servizio igiene e nutrizione degli alimenti-Sian dell'Ausl parmense - e non sono da confondere con i venditori ambulanti, tipici delle zone di mercato e delle fiere. La vendita di funghi freschi in forma itinerante è vietata dalla legge e non offre garanzia per quel che riguarda l'origine della merce, i controlli di filiera e la sicura determinazione della specie. Molto spesso i controlli effettuati hanno rilevato funghi in cattivo stato di conservazione e invasi da parassiti".

"Nonostante il capillare intervento delle forze dell'ordine, con il supporto dei professionisti del Sian, per controllare e sanzionare i venditori abusivi, il fenomeno è ancora presente nel territorio di Parma e provincia", avverte l'Ausl. "Da qui la necessità di richiamare l'attenzione dei cittadini: occorre diffidare dei venditori itineranti che dai loro furgoni propongono porcini e galletti a prezzi stracciati. E' ugualmente necessario verificare che i funghi acquistati in tutti i punti vendita autorizzati (negozi, mercati) abbiano la certificazione di commestibilità". Gli Ispettorati micologici delle aziende sanitarie locali sono a disposizione per certificare la commestibilità dei funghi.

Per quanto riguarda in particolare l'azienda di Parma, sedi e orari di apertura sono sempre aggiornati nel sito www.ausl.pr.it, informa una nota. La certificazione di commestibilità per il consumo diretto è rilasciata gratuitamente, mentre quella per la vendita è a pagamento (40 centesimi per ogni chilogrammo di prodotto controllato). Per segnalazioni è possibile chiamare il numero verde Emergenze sanitarie dell'Ausl 800 216 185, attivo 24 ore su 24.

28 ottobre 2016 ADNKronos
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