Roma, 26 ott. (AdnKronos Salute) - Il 97% dei campioni di alimenti raccolti nell'Unione europea è privo di residui di pesticidi, o ne contiene tracce nei limiti di legge. E' questa la conclusione dell'ultimo rapporto annuale dell'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) sui residui di pesticidi negli alimenti, che analizza i risultati di quasi 83 mila campioni provenienti da 28 Stati membri dell'Ue, inclusa la Croazia per la prima volta, nonché da Islanda e Norvegia. "Gli alti tassi di conformità registrati per il 2014 sono in linea con quelli degli anni precedenti, il che significa che l'Unione europea continua a proteggere i consumatori controllando la presenza di residui di pesticidi negli alimenti", commenta Jose Tarazona, responsabile dell'Unità pesticidi dell'Efsa.
I risultati principali - si legge in una nota pubblicata sul sito dell'Autorità - evidenziano che il 97% dei campioni analizzati rientra nei limiti di legge; di questi, il 53,6% è privo di residui quantificabili e il 43,4% contiene residui in concentrazioni ammesse. Dei campioni provenienti da Paesi Ue/See, l'1,6% contiene residui eccedenti i limiti di legge; per i campioni da Paesi terzi la percentuale corrispondente è del 6,5%. Nel 91,8% dei campioni di alimenti per l'infanzia non sono stati rinvenuti residui quantificabili. Il 98,8% dei prodotti biologici è privo di residui o li contiene nei limiti di legge.
L'Efsa ha utilizzato i dati della relazione per valutare se l'attuale esposizione alimentare ai residui di pesticidi rappresenti un rischio di lungo termine (cronico) o di breve termine (acuto) per la salute degli europei. L'Autorità ha concluso che in entrambi i casi "è improbabile che l'esposizione costituisca un rischio per la salute umana". "Il rapporto di quest'anno - sottolinea Tarazona - contiene anche suggerimenti che crediamo possano rendere più efficaci i programmi di controllo dei pesticidi".