Roma, 17 feb. (AdnKronos Salute) - Quasi un italiano su 4 (19,3%) acquista prodotti alimentari online, con un dato più che raddoppiato rispetto al 2015 (6,1%), segno che il mercato sta prendendo piede velocemente anche in Italia. E' quanto emerso dal IV Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura, che si fanno promotori della messa a punto di un sistema di identità certificata, sul modello di quanto già previsto per i farmaci, da estendere a livello internazionale.
Acquistando beni alimentari online, infatti, il rischio maggiore è quello di incorrere in prodotti di bassa qualità. Per citare un esempio, nella vendita online di formaggi solo una ridotta percentuale di prodotti rispetta requisiti di qualità che li rendono sicuri. Il 30% dei formaggi analizzati, infatti, è risultato contaminato da Escherichia coli, l'8% da stafilococchi e il 2% da Listeria monocytogenes. I carabinieri del Nac, nel corso delle indagini degli ultimi anni, hanno segnalato circa 70 tipologie di prodotti contraffatti tra cui vini, formaggi Dop e falsi aceti balsamici Igp.
Tra le falsificazioni spiccano i cosiddetti kit per produrre formaggi e vini italiani: i cheese-kit e i wine-kit. In merito ai cheese-kit, sono state scoperte confezioni contenenti tutto il necessario per ottenere una mozzarella in 30 minuti o altri formaggi italiani in 2 mesi. Il wine-kit invece è lo strumento utilizzato per la preparazione di vino in polvere: consiste in un preparato solubile in polvere che, stante a quanto dichiarato dal kit, permetterebbe di riprodurre i più noti vini italiani, quali il Brunello o il Barolo.