Roma, 25 ago. (AdnKronos Salute) - Il cioccolato conquista nuove fette di mercato grazie all'alta qualità e ha un potenziale di crescita soprattutto nei Paesi emergenti. Nasce da queste premesse l'Istituto internazionale Chocolier (Iic), su iniziativa del Centro studi assaggiatori insieme a Domori e a Guido Gobino, per riconoscere, apprezzare e utilizzare al meglio il cioccolato d'eccellenza. L'Istituto, che ha sede a Brescia, si rivolge a tutti coloro che operano lungo la filiera del cacao (produttori di materie prime, costruttori di attrezzature, produttori di cioccolato, cioccolatieri e pasticceri) e ai consumatori attenti che desiderano imparare a riconoscere, apprezzare e utilizzare al meglio il cioccolato eccellente.
In Italia si consumano ogni anno 3 kg di cioccolato a testa, in Nord Europa più di 9 kg, nei Paesi emergenti asiatici più di 1 kg a testa con un potenziale di crescita di 4 kg nel lungo termine. Un consumo che nell'ultimo decennio si è spostato verso l'alta qualità. Gli elevati standard qualitativi garantiti dalle aziende nazionali del comparto del cioccolato ne fanno un settore di eccellenza con una grande propensione all'export (1,3 miliardi di euro, pari al 25% del mercato totale). La Francia è il primo Paese di destinazione del cioccolato italiano, con il 20% del totale a valore.
L'Iic, nato dall'esperienza del Centro studi assaggiatori (quello dedicato al caffè è stato fondato nel 1993 e con oltre 9 mila iscritti) costituisce l'unico luogo in Italia specializzato nello studio di nuovi metodi di analisi sensoriale del cioccolato. Presidente dell'Iic è Jean-Pierre Willemsen, Ad di Domori (gruppo Illy); vice presidente è Guido Gobino, amministratore unico dell'omonima azienda, e Luigi Odello è Ad del Centro studi assaggiatori, così come dell'Iic. Il programma dell'Istituto, nell'immediato, prevede il seminario e il corso da assaggiatore di primo livello indirizzato a laboratori, pasticcerie e consumatori appassionati.
In Italia i consumi di cioccolato pro capite sono aumentati negli ultimi anni. La produzione italiana di cioccolato e prodotti a base di cacao ha mostrato una crescita (+3,1%) grazie all'export (+6,5%), ma soprattutto alla nascita di numerosi artigiani e aziende che propongono prodotti di alta qualità, a base di cacao fine ed extrafine. Si tratta delle varietà Trinitario e Nacional, che rappresentano meno del 10% del cacao prodotto al mondo e del rarissimo Criollo (solo lo 0,001%).
"Gli elevati standard qualitativi garantiti dalle aziende nazionali del cioccolato ne fanno un settore di eccellenza con una grande propensione all'export che è cresciuto negli ultimi anni del + 33% - afferma Willemsen - Se pensiamo che la Francia, grande produttrice di cioccolateria fine, è il primo Paese di destinazione del cioccolato italiano esportato con il 20% del totale a valore, la potenzialità di sviluppo del cioccolato italiano è altissima".
"Per questo - conclude - abbiamo voluto creare, insieme a Guido Gobino e al Centro studi assaggiatori, l'Istituto internazionale Chocolier per contribuire a diffondere la conoscenza e l'apprezzamento del cioccolato di alta qualità, con l'obiettivo di sviluppare nel tempo il comparto".