Roma, 28 gen. (AdnKronos Salute) - Accordo per aprire il mercato cinese agli agrumi italiani: da oggi i frutti tipici del nostro Paese possono essere esportati in Cina, grazie a un'intesa firmata dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso della visita di oggi a Pechino, e da Zhi Shuping, presidente dell'Amministrazione generale per la supervisione della qualità, l'ispezione e la quarantena (Aqsiq).
Lorenzin ha sottoscritto quattro intese con le autorità cinesi: una lettera di intenti con Zhi Shuping per un'intesa che sviluppa una collaborazione bilaterale per aumentare le esportazioni italiane in Cina di prodotti agroalimentari, formare gli ispettori cinesi in Italia, intensificare gli scambi di informazioni reciproche sulla sicurezza alimentare. Un protocollo per aprire, appunto, l'accesso al mercato cinese degli agrumi italiani, per cui da oggi gli agrumi italiani possono essere esportati in Cina. Un memorandum d'intesa per la tutela della qualità dell'olio d'oliva italiano in Cina. Con questa intesa il Governo italiano organizza corsi di formazione per gli ispettori cinesi di Aqsiq per visite a frantoi, istruzione sui controlli di qualità nei territori, attività di lotta alle frodi. Queste attività favoriranno una maggiore penetrazione in Cina dei nostri marchi di qualità.
Lorenzin e Zhi Shuping hanno firmato anche un piano d'azione triennale (2016-2018) con il ministro della Salute cinese Li Bin per la collaborazione sanitaria. Questo piano darà impulso alla collaborazione strategica nel campo: della gestione dei sistemi sanitari; farmaceutico e biomedicale; della sicurezza alimentare e nutrizionale; della ricerca e formazione di manager e medici cinesi; dei servizi sanitari (telemedicina, sanità elettronica, informatizzazione dei dati).
Il ministro Lorenzin ha inoltre avuto colloqui con Zhi Shuping sulle carni suine: su pressione italiana, gli ispettori cinesi saranno in Italia per le visite agli stabilimenti a breve. Zhi Shuping ha affermato che gli ostacoli tecnici sono superati e le analisi dei dossier si sono concluse favorevolmente: l'esito positivo della visita potrà sbloccare le nostre esportazioni.
Per quanto riguarda le carni bovine e di pollame: Aqsiq ha informato dell'avvenuto avvio dell'esame dei dossier da noi presentati. Sulle carni di pollame ha espresso interesse alla rimozione in tempi rapidi del bando all'importazione. E ha indicato il nostro Paese fra quelli con i quali intende arrivare alla definizione di una certificazione per l'avvio dei flussi commerciali in via prioritaria. Ancora, si sono registrati avanzamenti sui dossier relativi all'esportazione di semi ed embrioni bovini, di alimenti per animali da compagnia, fertilizzanti.
Nei colloqui avuti con Li Bin, i due ministri hanno concordato di istituire un gruppo di lavoro congiunto per attuare il piano d'azione sottoscritto.
Le priorità indicate sono: individuazione di aree/zone della Cina ove avviare progetti pilota integrali sull'esempio del modello sanitario italiano; sostenibilità dei sistemi sanitari nazionali; accesso ai farmaci innovativi e salvavita a tutti i cittadini; assistenza agli anziani per fronteggiare il progressivo invecchiamento della popolazione; salute della donna e del bambino; stili di vita e prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili; formazione di manager, medici e operatori sanitari; progetti di ricerca scientifica anche su medicina tradizionale cinese; consolidamento della collaborazione bilaterale nelle organizzazioni internazionali, a partire dall'Oms, su tematiche quali salute dei migranti (proposta da Italia) e salute dei bambini (proposta dalla Cina). Infine, riconoscimento dell'importanza dei temi della salute in seno all'agenda G20 a presidenza cinese.