Salute

Alcol: Istat, in 9 anni consumatori giornalieri da 31% a 22%

Roma, 16 apr. (AdnKronos Salute) - Tra il 2005 e il 2014 la percentuale dei consumatori giornalieri di bevande alcoliche in Italia scende dal 31% al 22%. Aumenta, invece, la quota di quanti consumano alcol occasionalmente (dal 38,6% al 41%) e quella di coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 25,7% al 26,9%). E' quanto emerge dai dati Istat, secondo cui diminuisce dunque il consumo di alcol in Italia, ma è rischio binge drinking per i giovani.

Nel 2014, rileva l'Istituto nazionale di statistica, il 63% della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nell'anno, in leggero calo dal 63,9% del 2013. Per binge drinking si intende "il consumo di sei o più bicchieri di bevande alcoliche in un'unica occasione". Nel 2014, beve vino il 50,5% della popolazione di 11 anni e più che ha consumato alcolici nell'anno, mentre il 45,1% consuma birra e il 39,9% aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori. Nel complesso, rileva l'Istat, i comportamenti di consumo di alcol che eccedono rispetto alle raccomandazioni per non incorrere in problemi di salute (consumo abituale eccedentario e binge drinking) hanno riguardato 8 milioni e 265 mila persone (15,2% della popolazione, dal 15,9% nel 2013). Comportamenti che eccedono rispetto alle raccomandazioni si osservano più frequentemente tra gli ultrasessantacinquenni (il 38% degli uomini e l'8,1% delle donne), tra i giovani di 18-24 anni (rispettivamente 22% e 8,7%) e tra gli adolescenti di 11-17 anni (21,5% e 17,3%).

La popolazione più a rischio per il binge drinking è quella giovanile (18-24 anni): il 14,5% dei giovani (21% dei maschi e 7,6% delle femmine) si comporta in questo modo, per lo più durante momenti di socializzazione. Dai dati Istat emerge che il consumo non moderato da parte dei genitori influenza il comportamento dei figli. Il 22,8% dei ragazzi di 11-17 anni che vivono in famiglie dove almeno un genitore ha un consumo di alcol che eccede le raccomandazioni ha anch'esso abitudini alcoliche non moderate; tale quota scende al 18,7% tra i giovani che vivono con genitori che non bevono o bevono in maniera moderata.

Chi eccede nel consumo di alcol spesso è un fumatore o un ex fumatore. Il 24% dei fumatori e il 22% degli ex fumatori hanno un comportamento di consumo che va oltre le quantità raccomandate contro il 10,7% dei non fumatori. Tra i giovani di 18-24 anni che frequentano assiduamente le discoteche sono più diffusi il consumo abituale eccedentario e il binge drinking (32,4%) rispetto ai coetanei che non vanno in discoteca (7,6%). Stesse differenze si riscontrano tra frequentatori e non di spettacoli sportivi e concerti. Considerando l'ultimo episodio di binge drinking, i luoghi dove si eccede di più con questo comportamento di consumo a rischio sono nell'ordine: casa di amici o parenti (41,8%), bar, pub o birreria (27,4%), ristorante, pizzeria, osteria (24,4%), casa propria (23,8%), discoteca/night (13,3%) e, infine, con analoghe preferenze, luoghi all'aperto o strada (4,7%), e altri luoghi, come ad esempio posti di degustazione o vinoforum (3,2%).

16 aprile 2015 ADNKronos
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