Tutti sanno che per tutta la durata della gravidanza alcol e fumo sono proibiti alle mamme per il rischio che il nascituro subisca danni fisici o cerebrali. Nessuno però pensa ai danni che possono derivare dal consumo di alcol prima del concepimento da parte del futuro padre: uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Investigation ha indagato il legame tra la sindrome feto-alcolica (Fetal Alcohol Syndrome, FAS) e il consumo paterno di alcol prima che si instauri la gravidanza.
La FAS è una malattia grave che causa disabilità comportamentali e neuro-cognitive: tra i segnali che ne indicano la presenza vi sono caratteristiche facciali anomale, altezza e un peso minori del normale, problemi al sistema nervoso centrale come una ridotta grandezza del cranio, iperattività e disturbi dell'attenzione.
L'importanza del padre. I ricercatori hanno studiato i topi per capire ciò che accade al feto quando la madre, il padre o entrambi i genitori consumano alcol regolarmente. «Abbiamo visto che l'esposizione paterna all'alcol causa nel nascituro delle differenze craniofacciali ancora più chiare rispetto all'esposizione materna», spiega Michael Golding, uno degli autori. «Lo sperma influisce notevolmente nell'organizzazione e nella proporzione dei tratti facciali e nella crescita del feto».


Nuove indicazioni. Secondo Golding lo studio evidenzia la necessità di effettuare due principali cambiamenti nell'approccio a una gravidanza: prima di tutto riconoscere l'importanza anche della salute maschile nella salute fetale; in secondo luogo capire che entrambi i genitori, e non solo la madre, sono responsabili della prevenzione della FAS. «Attualmente si chiede solo alla madre se sia solita consumare alcol, ma bisognerebbe chiederlo anche al padre», spiega Golding. «È importante che entrambi i genitori limitino o abbandonino il consumo di alcol quando stanno cercando di avere un bambino».








