Roma, 20 mar. (AdnKronos Salute) - 'Chiudere' definitivamente con l'epidemia di Aids entro il 2030. Questo uno degli obiettivi strategici dell'Organizzazione mondiale della sanità, un 'goal' possibile "a cui l'Italia darà il suo contributo. Il rifinanziamento del Fondo globale contro Aids, tubercolosi e malaria, che è stato appena ratificato dal nostro Paese, vuol dire che l'Italia c'è e che conta nella lotta a queste malattie sul piano internazionale: siamo comunque l'ottavo contribuente del Fondo", ricorda Stefano Vella, direttore del Dipartimento del farmaco dell'Istituto superiore di sanità, ente eletto a sede dell'Associazione 'Friends of Global Fund Europe' per l'Italia.
"La cooperazione non è solo solidarietà, è la carta d'identità di un Paese. E non è nemmeno solo generosità, considerando che risolvere i problemi sanitari globali significa anche occuparsi della salute di casa propria", ha sottolineato Vella ieri sera, all'Auditorium del Parco della Musica di Roma, in un incontro dedicato al tema in occasione dell'inaugurazione della mostra del fotografo francese William Daniels, promossa dall'associazione Friends of the Global Fund e dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.
Le foto resteranno esposte fino al 31 marzo e riguardano questioni sociali e umanitarie, focalizzate in particolare sulle comunità isolate o fragili.
Il Fondo Globale, i cui due primi finanziatori sono gli Sati Uniti e la Francia, attualmente - hanno ricordato gli esperti - garantisce il 21% dei finanziamenti internazionali per la lotta all'Aids, il 50% di quelli contro la malaria e l'82% contro la tubercolosi.
Il target ambizioso del progetto '90-90-90', la strategia di Unaids, l'agenzia delle nazioni unite contro la malattia, e l'Organizzazione mondiale della sanità, è ottimizzare l’efficacia degli strumenti di contrasto all’Aids per eliminare entro il 2020 la progressione della malattia, la morte prematura e la trasmissione dell’Hiv e quindi per trasformare la pandemia da Hiv/Aids in un evento sporadico endemico mantenuto a bassi livelli entro il 2030. '90-90-90': tre cifre, tre obiettivi raggiungibili per eradicare l’epidemia di Aids.
Significa che entro il 2020 il 90% delle persone con Hiv sarà al corrente della loro condizione, che il 90% delle persone a cui è stato diagnosticato Hiv riceverà la terapia antiretrovirale e che il 90% di quanti saranno trattati con terapia antiretrovirale andrà incontro a una soppressione virale duratura. Il risultato finale sarà che nel 73% delle persone con HIV si otterrà la soppressione del virus.