Per mantenersi idratati è necessario davvero imporsi di bere almeno 8 bicchieri (l'equivalente di un paio di litri) al giorno? No, secondo uno studio appena pubblicato su PNAS, che spiega come il nostro corpo inibisca l'assunzione di liquidi, una volta che ne abbiamo ingeriti abbastanza.
Basta così. La ricerca guidata dalla Monash University (Australia) sottolinea come, quando beviamo in eccesso, il cervello attivi un meccanismo di inibizione della deglutizione: una sorta di freno volto a mantenere il corretto volume di acqua nel sangue, che ci rende più fastidioso "mandare giù" il sorso. Ascoltare il proprio corpo senza imporsi regole rigide è quindi la chiave necessaria per autoregolarsi.
I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti dello studio di valutare la fatica della deglutizione dopo una corsa o dopo che erano stati costretti a bere grandi quantità di acqua. Naturalmente lo sforzo è stato minore quando i soggetti erano assetati.
Per questa volta... Quando i volontari sono stati esaminati con risonanza magnetica funzionale (fMRI), si è visto che la corteccia prefrontale destra era più attiva quando deglutire costava più fatica, come se il cervello si trovasse costretto a intervenire per superare l'inibizione della deglutizione, e rendere possibile l'esecuzione di un compito imposto.
Lo studio conferma quanto stabilito da precedenti ricerche: il falso mito degli otto bicchieri, diffuso per la prima volta nel 1945, non è supportato da evidenze scientifiche.
Tutto fa brodo. Tanto per cominciare la corretta - e fondamentale - idratazione del corpo umano non avviene soltanto attraverso l'acqua, ma anche consumando frutta e verdura, bevendo tè, tisane, succhi di frutta, latte e caffè (o piccole quantità di bevande moderatamente alcoliche, come la birra). In secondo luogo non è vero che percepiamo la sete quando già siamo disidratati: il nostro corpo sa già perfettamente come regolarsi.