Non aprire quella finestra! Sembra che l'abitudine diffusa di arieggiare gli ambienti affollati per abbassare il rischio di contrarre qualche infezione respiratoria, specie nel caso dell'influenza, sia uno stratagemma senza basi scientifiche. Anzi: alcuni ricercatori della Mount Sinai School of Medicine di New York, chiedendosi come mai l'influenza si diffonda così tanto solo nei mesi freddi, hanno scoperto che essi ci attaccano maggiormente tra dicembre e marzo, come conseguenza delle loro caratteristiche biologiche. Sopravvivono infatti più facilmente nell'aria fresca e poco umida tipica della stagione invernale. A dimostrazione della loro tesi, Peter Palese e il suo team affermano: «Nelle zone attorno all'equatore e ai tropici, essendo la temperatura sempre costante e mite, non esiste una stagione influenzale. Per i Paesi che si trovano nell'emisfero boreale, invece, l'influenza segue l'andamento della stagione fredda, da novembre a marzo; nell'emisfero australe è più frequente da maggio a settembre».