"Quando sei in dubbio, Meriodoc, segui sempre il tuo naso". O quanto, meno, non ignorarlo. Si chiama attenzione selettiva inconscia quella capacità del nostro cervello di fornirci una visione completa e non ostacolata da quella prominenza situata proprio al centro del viso. Ma se mentre guardiamo davanti a noi ha senso non vedere l'organo dell'olfatto, quando siamo di fronte a uno specchio vale la pena dedicarli più attenzione. Diverse patologie e condizioni della pelle infatti si manifestano proprio a partire, o coinvolgendo anche, il naso.
L'acne vulgaris
La più comune è probabilmente l'acne, e nello specifico l'acne vulgaris, quella condizione della pelle tipica dell'età adolescenziale, ma che può insorgere anche da adulti. La causa è l'intasamento delle piccole ghiandole della pelle adibite alla produzione degli oli protettivi che compongono il film idrolipidico. Se a queste sostanze è impedita la fuoriuscita, provocheranno un'infiammazione interna che si manifesterà con comedoni chiusi o aperti. I primi vengono chiamati anche punti bianchi e si formano quando il poro è completamente ostruito, i secondi sono invece i punti neri e si collocano soprattutto lungo la zona "T" (fronte, naso e mento) dove c'è una maggiore concentrazione di materiale sebaceo.
Se l'infiammazione prosegue, possono emergere anche protuberanze, come papule o pustole che di norma indichiamo semplicemente come brufoli. A loro volta possono infettarsi e riempirsi di pus o anche cicatrizzare la pelle.
La rosacea
Simile in alcune manifestazioni all'acne più comune, la rosacea è un'infiammazione della pelle che causa un eritema con arrossamento. Oltre al naso, sono coinvolte anche le guance. Possono inoltre insorgere papule, pustole e soprattutto il rinofima, una situazione in cui la pelle del dorso nasale diventa più spessa.
La condizione in sé non ha ripercussioni per la propria salute fisica, ma può avere un impatto significativo su benessere mentale e autostima. Per trattare la rosacea sono disponibili terapie a lungo termine che non sono ancora in grado di curarla ma possono tenere sotto controllo i sintomi.
L'aspetto importante è però la causa che ha determinato la formazione dell'eritema e che deve essere indagata: potrebbe infatti trattarsi di una patologia che necessita le cure appropriate come l'ipertensione, il diabete o l'artrite reumatoide.
La sarcoidosi
La sarcoidosi è una malattia infiammatoria che può colpire qualsiasi tessuto del corpo, ma di solito interessa soprattutto i linfonodi e i polmoni. A livello cutaneo possono comparire eruzioni bluastre o violacee sulle estremità come orecchie, dita delle mani e dei piedi e, appunto, il naso.
In quest'ultimo caso si parla di lupus pernio, che non ha però nulla a che fare con la patologia autoimmune nota come lupus eritematoso sistemico.
Il lupus eritematoso sistemico
Nel caso del lupus eritematoso sistemico (LES) la forma dell'eruzione cutanea ricorda quella di una farfalla e si estende su guance e naso in modo simile alla rosacea. La tendenza di questa patologia ad avere sintomi in comune con diverse altre gli ha valso il soprannome di "grande imitatore". Il lupus colpisce il tessuto connettivo e arriva coinvolgere quasi tutti gli apparati del corpo, dai reni alle articolazioni, fino al sistema nervoso centrale. Anche in questo caso, la terapia è indirizzata soprattutto al controllo dei sintomi.
La sindrome trofica trigeminale
La sindrome trofica trigeminale è una rara condizione innescata da un danno al nervo trigemino, responsabile del controllo della masticazione e della sensibilità del viso. I rami nervosi più piccoli si trovano proprio nell'area della pelle che circonda le narici e quando vengono danneggiati, la sensibilità risulta compromessa. A livello di sintomi, questa situazione viene segnalata con un pizzicore persistente simile alla puntura di uno spillo unito a prurito.
Le croste sul naso che non guariscono
Che fare invece quando notiamo che sul nostro naso, oppure all'interno, si sono formate diverse croste che non accennano a guarire? Il primo passo è parlarne con il proprio medico perché si tratta di un sintomo comune a diverse problematiche e che segnala un'irritazione o un'infezione in corso.
Le narici, ad esempio, sono rivestite da una mucosa altamente vascolarizzata e costituita da un epitelio il cui compito è secernere il muco per mantenere il giusto grado di umidità nell'ambiente ed eliminare corpi estranei. In caso di infiammazione o infezione, la mucosa potrebbe seccarsi e risultare più esposta a piccole lesioni. Può accadere in occasione di un'allergia, una rinite cronica, una rinite secca, ma anche un'infezione da herpes virus o da Staphylococcus, un batterio che colpisce soprattutto quando si ha l'abitudine di infilarsi le dita nel naso, o di soffiarselo troppo spesso e con eccessiva intensità.
Ad aumentare il rischio di croste sul o nel naso vi sono fattori ambientali come un riscaldamento elevato, l'aria condizionata, lo smog e l'inquinamento, il fumo di sigaretta e gli ambienti polverosi.
Un naso gonfio e dolorante al tatto
Un'altra situazione che si può verificare è quella di ritrovarsi con un naso gonfio e dolorante al tatto. Di nuovo, le cause possono essere diverse: sicuramente il classico raffreddore o una rinite allergica possono provocare questi sintomi, ma non solo.
A volte potrebbe essere un primo segnale di sinusite, l'infiammazione dei seni paranasali, ovvero quelle cavità nelle ossa del viso che circondano il naso. La sinusite può essere provocata da un'infezione virale, batterica o fungina. Di solito vi si associano altri sintomi come la congestione nasale e la cefalea.