Vaccini, sieri, cure sperimentali: per arrestare la corsa del virus Ebola, che in Africa occidentale ha già infettato 4.269 persone, uccidendone 2.288, sarà necessario ricorrere a ogni strategia possibile. Ma anche se la conta delle vittime del virus mette i brividi, quella a cui stiamo assistendo non è l'epidemia che deve fare più paura (vaccino contro Ebola: cosa c'è da sapere).
I 5 killer più pericolosi. Esistono infezioni che falciano silenziosamente milioni di vite, senza conquistare - se non in rari casi - l'attenzione mediatica riservata ad Ebola in questi mesi. Un articolo appena pubblicato su Science Translational Medicine evidenzia 5 malattie per cui è necessario trovare al più presto un vaccino.
Malaria, febbre dengue e influenza uccidono ogni anno centinaia di migliaia di persone; tubercolosi e HIV sono responsabili, insieme, della perdita di quasi 3 milioni di vite ogni 12 mesi. E se la ricerca garantisce trattamenti sempre più efficaci nella cura e nella prevenzione di queste malattie, rimangono comunque tra le prime cause di morte nei Paesi in via di sviluppo.


Successi a metà. Nonostante le buone notizie nella lotta all'HIV (qui le storie dei successi più famosi), fino ad ora nessuno delle decine di vaccini testati si è rivelato efficace (il punto sulle terapie e perché siamo ancora lontani da una soluzione). Per influenza e tubercolosi i vaccini ci sono, ma non garantiscono una copertura completa. Dengue e malaria si combattono in laboratorio con vaccini sperimentali, ma ci vorrà del tempo prima che i trattamenti raggiungano i territori più colpiti - dove, nel frattempo, queste malattie trasmesse dalle zanzare si prevengono con mezzi più semplici come insetticidi e zanzariere.
Dal laboratorio alla vita reale. "Storicamente, una delle sfide più grandi della salute pubblica è stata rendere disponibili i vaccini già esistenti alle persone che ne hanno bisogno" si legge nello studio. "I vaccini che rimangono nelle provette sono efficaci allo 0%". Attualmente, decine di migliaia di bambini nei Paesi in via di sviluppo muoiono per malattie che si potrebbero prevenire con vaccini già esistenti. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ne raccomanda 11: contro tubercolosi, pertosse, tetano, difterite, poliomelite, morbillo, rosolia, pneumococco, rotavirus, infezioni da Haemophilus influenzae b ed epatite virale B (perché è importante vaccinarsi, e perché i vaccini non sono pericolosi).