La prossima volta che vi danno del pollo, aspettate ad offendervi. Con i brillanti pennuti abbiamo più cose in comune di quanto non credessimo, almeno secondo uno studio recentemente pubblicato sulla versione online di Proceedings of the National Academy of Sciences.
(Elisabetta Intini, 29 luglio 2010)
Per oltre un secolo i neuroscienziati hanno tenuto il cervello dell'uomo e degli altri mammiferi su un piedistallo, distinguendolo da quello degli altri vertebrati come per esempio, gli uccelli. Alla base di questa convinzione c'era la presunta unicità strutturale della neocorteccia cerebrale, la sede dei comportamenti cognitivi più complessi come il linguaggio e il pensiero.
In particolare, la neocorteccia dei mammiferi è costituita da strati di cellule connesse da colonne di altre cellule disposte a raggiera, che formano dei moduli funzionali caratterizzati ciascuno da specifici neuroni e connessioni. Questa struttura finora, non era ancora stata rintracciata in nessuna delle aree cerebrali dei non-mammiferi, fatto che portava a pensare che il cervello dei mammiferi fosse un privilegio dell'evoluzione.
Somiglianze. Utilizzando una sofisticata tecnologia di visualizzazione per immagini, un'equipe di ricercatori della University of California, San Diego School of Medicine è riuscita a individuare una regione del cervello dei polli (parte del telencefalo) che ha le stesse funzioni della corteccia uditiva dei mammiferi, e cioè processare gli input sonori. Gli scienziati hanno scoperto che questa regione ha una struttura molto simile a quella della neocorteccia dei mammiferi: una serie di strati di cellule connesse da sottili colonne radiali di cellule differenti.
Antenato comune. La scoperta indicherebbe che le proprietà della neocorteccia non sono uniche dei mammiferi, ma potrebbero essersi evolute da un vertebrato molto antico, un "trisnonno" che abbiamo in comune con galli e galline, vissuto, ma si tratta di semplici supposizioni, qualcosa come 300 milioni di anni fa. Insomma se la vostra vicina è un po' dura di comprendonio, e quel collega si atteggia a galletto nel pollaio, un motivo - in termini evolutivi - ci sarà.