Salute

13 settembre, Giornata mondiale per la lotta alla sepsi

La sepsi uccide ogni anno milioni di persone in tutto il mondo: il modo migliore di prevenirla? Evitare di contrarre infezioni!

Il 13 settembre si celebra il World Sepsis Day, la Giornata mondiale per la lotta alla sepsi, che quest'anno festeggia dieci anni dalla prima edizione. La sepsi, condizione clinica di cui si parla ancora troppo poco, è una delle principali cause di morte al mondo, e, secondo uno studio del 2020, nel 2017 ha causato la morte di 11 milioni di persone, pari a circa il 20% dei decessi in tutto il mondo. La sepsi è definita come «una risposta non controllata a un'infezione da parte dell'organismo ospite, che porta a una disfunzione d'organo acuta»: si verifica quando le tossine prodotte da alcuni batteri inducono le cellule dell'organismo a rilasciare le citochine, piccole molecole di natura proteica che normalmente aiutano il sistema immunitario a combattere l'infezione ma, quando vengono rilasciate in modo incontrollato (scatenando la cosiddetta tempesta di citochine), possono peggiorarla.

«Ogni 2,8 secondi nel mondo qualcuno muore di sepsi», dice il video ufficiale del World Sepsis Day 2020, che sottolinea come oltre l'80% delle infezioni che portano alla sepsi vengono contratte fuori dall'ospedale. La maggior parte delle infezioni, anche quelle virali come la covid, può causare la sepsi: secondo quanto riporta il sito del Ministero della Salute, circa il 20% dei pazienti affetti da CoViD-19 sviluppano complicanze come sepsi o disfunzione d'organo multipla. «I più a rischio sono le persone con un sistema immunitario indebolito, gli adulti sopra i 60 anni, i bambini, le persone affette da patologie croniche ai polmoni o al cuore, i malati di diabete o di AIDS», continua il narratore del video.

Neonati e mamme. La sepsi è anche una delle principali cause di morte per donne incinte e neonati: secondo la letteratura scientifica, circa il 15% delle morti neonatali nel mondo sono dovute alla sepsi. Secondo uno studio condotto in collaborazione tra la Global maternal and neonatal Sepsis Initiative (GLOSS) e l'Italian Obstetric Surveillance System (ITOSS), tra il 2006 e il 2012 la mortalità materna per sepsi sarebbe stata pari allo 0,2 per 100.000 bambini nati vivi in otto regioni italiane, dove si registrano il 73% dei nati nel Paese.

Come combatterla. «La sepsi è la causa di morte più prevenibile al mondo», afferma il narratore del video: ma qual è il modo migliore per prevenirla? Innanzi tutto prevenire le infezioni che la causano, vaccinandosi e adottando le misure igieniche basilari per proteggersi da virus e batteri. Se la prevenzione non basta e un'infezione ha già scatenato la sepsi, diventa fondamentale eseguire una diagnosi tempestiva e curare l'infezione con gli antibiotici.

13 settembre 2021 Chiara Guzzonato
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