Salute

10 cose che (forse) non sai sulla polvere

Dai bagni di polvere degli animali, alle autostrade della polvere dall'Africa al Sudamerica. Dalle allergie alla polvere cosmica. Ecco 10 curiosità sulla polvere.

Possiamo trovarla tanto sotto il nostro letto quanto sul pennacchio di un vulcano. La polvere infatti è universale e ci aspetta al varco anche in luoghi dove mai immagineremmo. Ma esattamente, di cosa parliamo quando parliamo di polvere? “Massa di terra arida, in minutissime particelle incoerenti, che si stende sul suolo e, sollevata facilmente dal vento, si deposita ovunque”, la definisce il dizionario della Treccani, mentre il filosofo irlandese George Berkeley la impiegava per costruire una metafora della nostra avventatezza: “Prima solleviamo la polvere e poi ci lamentiamo che non riusciamo a vedere”. E la scienza, invece, che ci dice a riguardo? Scopriamolo con 10 domande e le relative risposte.

1. Cosa sono i "bagni di polvere"?
È una pratica adottata da diversi mammiferi e uccelli, come parte di una loro routine di cura o come una sorta di rituale sociale. I polli, per esempio, amano molto "lavarsi" con la polvere. Le galline in gabbia a volte compiono questo gesto anche quando la polvere non c’è, probabilmente perché già il semplice mimarlo dà loro una sensazione piacevole

2. CHI FU IL PRIMO A OSSERVARLA?

Noi esseri umani facciamo di tutto per tenerla lontana e non c'è da meravigliarsi. Il naturalista olandese Antonie van Leeuwenhoek invece la osservò da vicino quando - attraverso l'obiettivo del microscopio che aveva inventato - prese ad analizzare gli oggetti appartenenti alla sua famiglia. Cosa trovò? Tanti piccoli animali...

pulizie con l'aspirapolvere © shutterstock

3. come sono evoluti gli acari?

Uno studio del 2013 sostiene che gli acari della polvere, presenti anche nei nostri letti, si sono evoluti da parassiti che inizialmente vivevano sui loro ospiti. Gli acari si nutrono principalmente della pelle morta che perdiamo. E sia i loro corpi in decomposizione sia le feci possono scatenare reazioni allergiche.

4. La polvere può uccidere?

Allergie e asma non sono l’unico modo in cui la polvere può danneggiare noi esseri umani. I minatori sono a rischio di silicosi, pneumoconiosi (polmone nero) e altre malattie causate dalla polvere di carbone. Respirare la polvere di amianto può portare al mesotelioma pleurico che, in Italia, è stato responsabile, tra gli altri, dei 258 decessi avvenuti tra il 1989 e il 2014, di ex lavoratori negli stabilimenti italiani Eternit e di residenti in zone limitrofe.

5. Chi ha inventato l'aspirapolvere?

Uno dei primi modelli motorizzati fu brevettato dall'ingegnere inglese Hubert Cecil Booth nel 1901 e venne soprannominato "Puffing Billy" da una famosa locomotiva a vapore. Enorme, trainato da cavalli e alimentato a benzina, doveva essere parcheggiato all'esterno, e i suoi tubi flessibili venivano introdotti attraverso porte e finestre per pulire luoghi come l'Abbazia di Westminster.

Polvere © shutterstock

6. La polvere può generare una tempesta?

Nei paesi desertici, le tempeste di polvere e venti polverosi sono un fenomeno molto diffuso, al punto da avere nomi ad hoc: tra cui l'haboob in Sudan e il khamsin nordafricano.

7. Qual è la maggiore sorgente di polvere al mondo?

La Depressione di Bodélé, un antico laghetto nel deserto del Sahara meridionale, in Ciad, è ritenuta la più grande fonte di polvere al mondo. La polvere di Bodélé soffia nell'Oceano Atlantico verso il Sud America, dove il ferro e il fosforo che contiene fertilizzano il suolo povero di nutrienti della foresta pluviale amazzonica.

8. Quali sono le "autostrade della polvere"?

La rotta dal Ciad all'Amazzonia non è l'unica superstrada della polvere. Esiste per esempio un altro flusso che trasporta la polvere del deserto del Gobi e l'inquinamento dalla Cina verso il Pacifico centrale. Le particelle di solito rimangono sospese nell'atmosfera solo per quattro o sette giorni, ma in quel momento possono viaggiare per migliaia di chilometri. Come lo sappiamo? La NASA e altri enti monitorano il movimento di tutte queste particelle utilizzando una rete di sensori robot.

9. Che cos'è la Polvere cosmica?
Gli astronomi tengono traccia della polvere cosmica, minuscoli granelli minerali che oscurano le visioni dei nostri telescopi ottici. La polvere cosmica è la materia prima per nuove stelle e pianeti, ma a volte cade anche sulla Terra. Una missione della NASA denominata Stardust è stata lanciata nel febbraio del 1999 per catturare polveri interplanetaria e particelle di materia cometaria.

A bordo aveva uno speciale raccoglitore a forma di racchetta da tennis, riempito con un materiale di bassissima densità denominato aerogel, un materiale spugnoso a base di silicio con uno spazio vuoto per il 99,8%. La capsula contenente il raccoglitore di polveri cometarie e interplanetarie ritornò con successo a terra il 15 gennaio 2006, quando la sonda, durante un passaggio ravvicinato con il nostro pianeta, la sganciò su una traiettoria che gli permise di attraversare indenne l’atmosfera e di posarsi dolcemente appesa a un paracadute.

10. ...E il Dust bowl?
L'11 maggio 1934 una massiccia tempesta di sabbia alta 2 miglia (3,2 km circa) percorse 2.000 miglia (3.200 km) prima di colpire la costa orientale degli Stati Uniti. Per 5 ore una nebbia di terra circondò monumenti come la Statua dell libertà e il Campidoglio. L’evento prese il nome di Dust Bowl (conca di polvere) e fu un disastro in parte artificiale e in parte naturale. A partire dalla prima guerra mondiale, attratti dai prezzi record del grano, gli agricoltori presero a dedicare ettari ed ettari di terre a questa coltivazione.

Quando, nei primi anni Trenta, la siccità e la Grande Depressione colpirono, il mercato del grano crollò e la distesa di erba che teneva fermo il terriccio si prosciugò; la terra si ritrovò così priva di difese contro i venti che la investivano e si formarono grandi tempeste di polvere che arrivarono fin nelle grandi città americane. Il fenomeno fu tale che, durante i primi 100 giorni della presidenza di Franklin D. Roosevelt, furonorealizzati programmi governativi per ripristinare l'equilibrio ecologico della nazione.

4 gennaio 2019 Eugenio Spagnuolo
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