È in grado di “mangiarsi” quasi cinque tonnellate di spazzatura al giorno per convertirle in energia elettrica. È un apparecchio portatile che serve per la raffinazione dei rifiuti provenienti da una normale cucina (cibo, plastica, carta). La novità di questa attrezzatura, sviluppata dalla Purdue University (Usa), sta nel fatto di essere trasportabile, quindi adatta ad rifornire di energia, per esempio, un ospedale da campo. È grande come un furgone e può alimentare un generatore, sostituendosi al più inquinanate diesel.
Il processo di raffinazione, con cui si ottiene etanolo dalla spazzatura, è conosciuto da tempo e considerato una delle principali fonti di energia pulita per il futuro.
Con questo apparecchio i rifiuti vengono pressati fino a formare un liquido combustibile, che poi viene bruciato da un termovalorizzatore. Ora i ricercatori stanno pensando a impieghi non militari, come per esempio, rendere autosufficiente, un intero grattacielo.
Foto: © Tom Campbell Purdue Agricultural Communication