Scoperto un nuovo materiale superporoso che potrà essere utilizzato realizzare i serbatoi di idrogeno per le auto del futuro.
Una Mini sperimentale fa il pieno in un "idrogenaio". |
Serbatoi bucherellati. Un team di ricercatori delle università di Newcastle sul Tyne e di Liverpool ha realizzato un serbatoio che usa materiali “nanoporosi”, capaci di “catturare” l'idrogeno e di rilasciarlo al momento giusto. I materiali usati hanno una superficie bucherellata da microscopici pori, 100.000 volte più piccoli dello spessore di un foglio di carta (circa 10 milionesimi di millimetro). L'idrogeno viene iniettato ad alta pressione ma poi, una volta riempito, resta immagazzinato nei pori a una pressione molto più bassa. In questo modo si eliminano anche i rischi di esplosione.
Rinchiuso. «L'idrogeno resta intrappolato - spiega il professor Matt Rosseinsky dell'Università di Liverpool - perché il nostro nuovo materiale, dopo aver consentito alla molecola di idrogeno di penetrare in un poro, si chiude impedendogli di uscire». L'idrogeno viene rilasciato solo se il materiale nanoporoso viene riscaldato. Gli studiosi inglesi stanno ora studiando di applicare le loro scoperte a un vero serbatoio per auto a idrogeno: un primo prototipo non dovrebbe essere lontano.
(Notizia aggiornata all'8 novembre 2004)