Far bollire del succo di frutta per ricavarne una zuppiera di tupperware oppure una bottiglia di plastica, o magari della “benzina” per le automobili. Sembra una magia da stregoni. E invece è più o meno quello che sono riusciti a fare alcuni scienziati dell’università di Wisconsin (Usa) che hanno scoperto un processo chimico capace di convertire il fruttosio – lo zucchero presente nella frutta, nel miele e nel grano – in idrossimetilfurfurale o idrossimetilfurfurolo, meglio conosciuto con la sua sigla HMF.
L’HFM è un componente che potrebbe un giorno sostituire il petrolio nella produzione industriale della plastica e con cui probabilmente si potranno alimentare anche i diesel.
Il procedimento per il momento, però, è ancora troppo costoso per prevederne a breve una produzione su larga scala.