Anche per le infrastrutture sono possibili strategie per la riduzione delle emissioni, dirette e indirette: lo dimostra il Sudafrica, che ha inaugurato il primo aeroporto a energia solare del continente africano. Un impianto solare di 200 metri quadrati è stato infatti inaugurato nel George Airport, che serve circa 600 mila passeggeri l'anno nella provincia di Western Cape.
Un passo alla volta. L'impianto, costruito in sei mesi e costato quasi un milione di dollari (915 mila euro) coprirà in questa prima fase il 41% del fabbisogno energetico dell'aeroporto, ha fatto sapere la Airports Company South Africa, la compagnia statale che ha in gestione lo scalo e che vuole ridurre la sua dipendenza energetica dalla rete nazionale.
Risparmio idrico. Una volta a regime, la distesa di pannelli solari dovrebbe rendere l'aeroporto autosufficiente dal punto di vista energetico. Nel suo primo mese di attività, l'impianto ha prodotto 47 megawatt ora di energia, e si pensa che potrebbe far risparmiare 1,2 milioni di litri d'acqua all'anno (perché i pannelli ne richiedono meno di quanta ne serva per un impianto a carbone o nucleare).
Il buon esempio. Il George Airport sarà il primo aeroporto solare africano, ma non il primo al mondo. Questo primato spetta all'India, che lo scorso anno ha inaugurato, in Kerala, il Cochin International Airport Limited, il primo aeroporto solare del pianeta, costato 9,5 milioni di dollari (8,7 milioni di euro). Lo scalo indiano produce 60 mila unità al giorno di energia pulita, più di quanta ne richieda.