Riprodotta in un laboratorio inglese un'eruzione solare in miniatura. Potrebbe servire a studiare i futuri reattori a fusione.
Un'eruzione solare: molto più grande e potente di quelle riprodotte in laboratorio. |
La ricerca, condotta presso il Culham Science Centre, vicino a Oxford, fa parte di un'iniziativa intesa a sviluppare la fusione nucleare, ossia l'energia nucleare che permette al Sole si splendere.
Il fenomeno dell'instabilità. L'interesse dei ricercatori si è focalizzato su un fenomeno noto con il nome di “Edge-Localized Modes” (ELM), che consiste in una particolare instabilità che si può formare in un plasma, ai suoi margini. I ricercatori sostengono che quando il plasma raggiunge una precisa instabilità critica si formano i cosiddetti ELM, eventi esplosivi (come le eruzioni solari) in grado di liberare particelle ed energia. Con questa ricerca gli studiosi hanno ottenuto nuove misurazioni degli ELM, insieme a immagini dettagliate delle strutture filamentose a essi associate, in grado di richiamare le immense strutture del plasma presente sulla superficie solare. “Essere in grado di studiare nel dettaglio un'eruzione solare, ci aiuterebbe a capire cosa accade sul Sole, dove le nuvole di plasma sono più grandi e le energie maggiori” , ha affermato lo scienziato Rob Akers. Comprendere gli ELM, inoltre, è importante per la progettazione dei futuri reattori a fusione.
(Notizia aggiornata al 21 novembre 2003)