Ci sono speranze per le energie derivate da fonti “verdi”. Secondo il rapporto Global Trends in Renewable Energy Investment pubblicato dall’Unep (il Programma Ambientale delle Nazioni Unite), i costi del kwh prodotto dall'eolico e dal fotovoltaico stanno crollando, e quasi la metà dell’energia prodotta l’anno scorso da nuovi impianti è prodotta dalle rinnovabili. Il documento esce circa una settimana dopo il rapporto del Gruppo di lavoro II dell’Ipcc, che metteva in guardia dal proseguire la politica di produzione energetica basata solo sui combustibili fossili.
L’avanzamento delle fonti rinnovabili procede nonostante molte nazioni stiano iniziando a diminuire, o abbiano addirittura bloccato, gli incentivi e le detrazioni fiscali a favore di impianti fotovoltaici, eolici o idroelettrici. In tutto il mondo sono stati quindi costruiti impianti fotovoltaici o eolici senza bisogno di aiuti statali; il Paese capofila in questo campo è in Giappone, che deve sostituire parte della produzione di elettricità derivata dal nucleare.
Una conseguenza finale di questa tendenza è la diminuzione delle emissioni di CO2; se non ci fossero stati questi nuovi impianti l’uomo avrebbe emesso 1,2 miliardi di tonnellate di anidride carbonica in più, aumentando quindi l’effetto serra.