Dal riprocessamento del combustibile nucleare esaurito viene recuperato il 95% circa di uranio: questo è l'uranio di recupero, in sigla RU (dall'inglese recovered uranium). La sua composizione è povera di uranio-235, l'isotopo fissile indispensabile a mantenere la reazione a catena nel reattore, la cui concentrazione in questo stadio è scesa al di sotto dell'1%. È tuttavia una miscela di isotopi di cui non è semplice determinare esattamente la composizione ed è molto più "attiva" dell'uranio naturale o di quello impoverito (il residuo dell'arricchimento).
Potrebbe essere utilizzato come combustibile in reattori alimentati con uranio naturale, come il canadese CANDU, ma attualmente viene generalmente accantonato come riserva di combustibile.