Un recente studio condotto dai ricercatori di Harvard afferma che l’intero fabbisogno elettrico mondiale potrebbe essere soddisfatto dall’energia eolica. A costi competitivi e con tecnologie già disponibili. (Franco Severo, 22 giugno 2009)
Dare corrente al mondo intero utilizzando come unica fonte energetica il vento: un sogno possibile? Sì, almeno secondo un recente studio pubblicato in questi giorni dall’Università di Harvard. Un complicato modello matematico, alimentato dai dati forniti da centinaia di stazioni meteorologiche di Stati Uniti, Asia, Africa Europa e Sud America, ha permesso a Xi-Lu, Michael McElroy e Juha Kiviluoma di calcolare in 3,4 miliardi di MW il potenziale complessivo dei venti che soffiano sul nostro pianeta: circa 22 volte il consumo mondiale di elettricità. Ma è possibile imbrigliare tutta questa energia e metterla al servizio dell’uomo e delle sue lampadine?
Soffi di energia (elettrica). "Sì", affermano i tre scienziati, realizzando una rete mondiale di turbine eoliche collocate nelle zone che il loro modello ha indicato come le più adatte, escludendo le aree urbane, le foreste, i ghiacci dei poli e i tratti mare con profondità superiore ai 200 metri. Se questi impianti lavorassero al 20% della loro potenza massima produrrebbero una quantità di corrente pari a 16 volte l’attuale consumo mondiale. E permetterebbero di risparmiare una marea di CO2: 467 milioni di tonnellate solo in Italia.
Il vento del risparmio. Non solo: la maggior quantità di energia elettrica disponibile farebbe sicuramente scendere il costo unitario di ogni singolo Kilowatt, aprendo così nuove prospettive ad altre tecnologie verdi, per esempio quella dell’auto elettrica. I surplus di corrente prodotta, invece che andare perduti, potrebbe essere immagazzinati nelle batterie dei veicoli plug-in.
Il pericolo viene anche dall'eco. Non sono però ancora del tutto chiare le conseguenze sul clima e sull’atmosfera dell’installazione di una simile quantità di turbine: secondo alcuni studi condotti nel 2008 presso la National Academy of Science degli Stati Uniti, se tutta l’energia elettrica del paese fosse prodotta con l’eolico, la circolazione dell’aria nelle zone più alte dell’atmosfera si ridurrebbe del 6%, con potenziali pericolosi cambiamenti nella circolazione dei venti.
Venticelli nostrani. E in Italia? L’Anev, Associazione Nazionale Energia del Vento, stima in 16.200 MW il potenziale eolico reale del nostro paese, pari a circa il 6,72% dei consumi totali (attualmente è dell'1,1%). Non poco, se si pensa che sono l’equivalente del fabbisogno domestico di 25 milioni di persone, che permetterebbero il risparmio di 107 milioni di barili di petrolio ed eviterebbero l’emissione di 22 milioni di tonnellate di CO2.