L'8 maggio, in Germania, era una giornata assolata e ventosa, ed era domenica, perciò la maggior parte delle industrie e delle attività produttive erano ferme. Più o meno attorno alle 13 grazie alle energie rinnovabili, dal solare all'eolico, dall'idroelettrico alle biomasse, sono stati prodotti 55 gigawatt di energia elettrica dei 63 (l'87%) che il Paese stava consumando.
Una situazione ideale, durata pochi minuti, che ha fatto sì che il prezzo dell'elettricità è diventato negativo per alcune ore: in quel lasso di tempo i tedeschi sono stati pagati per consumare elettricità.
Il vento elettrico. È in effetti una situazione limite, che in Germania che si è verificata per la prima volta grazie a una concomitanza di fattori, dal clima al buon parco installato - che nel complesso, nel 2015, ha fruttato al Paese il 33% del fabbisogno di energia elettrica. E nuove pale eoliche, in particolare, potranno probabilmente incrementare questo risultato, nei prossimi anni.
Non è un caso unico. L'anno scorso, in luglio, fu la Danimarca a produrre in un giorno il 116% dell'energia richiesta, grazie unicamente alle sue turbine a vento, mentre la stessa notte si arrivò al 140%, tant'è che fu "costretta" a vendere elettricità a Svezia, Norvegia e Germania.
È comunque azzardato trarre conclusioni univoche. Molti ricercatori sostengono che le rinnovabili, per il modo con il quale vengono prodotte (il Sole c'è solo di giorno, il vento non è costante, il livello dei bacini idrici è una variabile incontrollabile), possono dare solamente un piccolo aiuto alla richiesta mondiale di energia elettrica, altri invece sostengono che le potenzialità sono di molto superiori.
Il caso Costa Rica. In tutto ciò va comunque sottolineato che la Germania ha più volte dimostrato di credere molto nelle rinnovabili e, se dobbiamo dare retta alle dichiarazioni di intenti, si è proposta di arrivare con le rinnovabili al 100% della richiesta di energia elettrica entro il 2050. Al momento, comunque, c'è al mondo un unico caso notevole, il Costa Rica: il 14° Paese più felice al mondo (vedi su Focus.it), grande poco più di due volte la Lombardia e con meno di 5 milioni di abitanti (circa 10.000 dollari il PIL pro capite) nel 2015, per 75 giorni di fila ha prodotto con le rinnovabili il 100% del suo fabbisogno di energia elettrica, grazie al Sole e all'abbondanza di risorse idriche.