È una sostanza artificiale che si ottiene bombardando l’uranio con neutroni. Il plutonio per uso bellico è relativamente puro, mentre quello che esce dai reattori nucleari contiene anche percentuali di altri elementi, ed è quindi più difficile da usare come esplosivo atomico.
Costo variabile. Secondo Wolfgang Panofsky, fisico americano ed ex consulente dell’agenzia per il controllo degli armamenti, le 250 tonnellate di plutonio esistenti oggi negli arsenali militari di tutto il mondo hanno un valore variabile tra alcuni miliardi di dollari e zero: dipende da come lo si vuole usare. Come combustibile, infatti, è molto meno conveniente dell’uranio ad alto arricchimento, che si può utilizzare senza alcun trattamento nelle centrali nucleari, con un costo indicativo di 10 mila dollari al chilo. Il plutonio metallico è bianco argenteo, mentre come ossido si presenta in diversi colori.