Con il contributo di tutti, solidarietà, spirito di servizio e squadra si può fare molto. Sono stati questi i principi con cui E-Distribuzione ha gestito le infrastrutture strategiche del Paese e ha portato avanti Allacciamo le energie, un progetto nato nel periodo dell'emergenza epidemiologica in Italia, quando, in condizioni di sicurezza per i lavoratori e per i clienti, sono state garantite le attività essenziali alla continuità del servizio elettrico e sono state sostenute gratuitamente le strutture e i presidi medici.
E-Distribuzione, l'impegno per garantire i servizi sulla rete di distribuzione
L'azienda, che distribuisce energia e gestisce una rete che rappresenta l'85% di quella nazionale, fin dalla fase 1 dell'epidemia si è impegnata a fissare delle priorità per muoversi tra le misure di emergenza e mantenere le attività in servizio continuo. Lo ha fatto organizzando punti chiave distribuiti sul Paese che consentissero il coordinamento, il controllo, il monitoraggio e l'intervento sul territorio nel tempo più breve possibile.
Questo ha significato sperimentare un nuovo approccio al lavoro, che si è tradotto in un riassetto interno. È stata data priorità alla sicurezza dei lavoratori in presenza – attraverso la pianificazione di turni di lavoro sfalsati, il distanziamento, la sanificazione delle postazioni – ed è stato adottato lo smartworking, grazie a cui sono state gestite le attività dei Centri operativi. Per E-Distribuzione è stato possibile remotizzare il lavoro, garantendo i servizi e reagendo in modo immediato agli imprevisti, attraverso sistemi flessibili, il telecontrollo e funzioni di backup che hanno permesso di passare istantaneamente da una stanza all'altra i comandi del Centro operativo.
E-Distribuzione, l'iniziativa Allacciamo le energie
Grazie a questa riorganizzazione tempestiva in una situazione delicata, E-Distribuzione non solo si è assicurata che proseguissero gli interventi di riparazione dei guasti sulla rete, di manutenzione necessaria o di eliminazione di possibili situazioni di pericolo, ma ha lavorato per donare un collegamento alla rete elettrica a ospedali pubblici o aree sanitarie, anche temporanee, attivate per gestire la crisi legata al Covid-19.

Uno dei momenti in cui E-Distribuzione è intervenuta, per esempio, è stato in occasione dell'aumento dei contagi a Crema, quando l'emergenza sanitaria ha messo in affanno l'ospedale della città. Omar Gerevini, responsabile dell'Unità Operativa Crema e Cremona di E-Distribuzione, ha raccontato come abbiano alimentato l'impianto, i macchinari e tutte le strumentazioni necessarie appena è arrivata la richiesta dal Comune di Crema: "La mattina successiva la mia squadra e io eravamo già sul posto per il sopralluogo.
Una volta prese le misure e capito cosa serviva, ci siamo messi all'opera. Alle 7.30 abbiamo iniziato i lavori, che sono terminati nel pomeriggio. E venerdì alle 17.30 l'ospedale da campo aveva la corrente".
Anche a Potenza i tecnici di E-Distribuzione sono intervenuti tempestivamente, in accordo con l'amministrazione Comunale e l'ausilio della Protezione Civile, per organizzare la fornitura straordinaria per l'ospedale da campo allestito nei pressi dell'ospedale San Carlo.
Questi sono stati solo due degli episodi di intervento di E-Distribuzione, che si impegna costantemente con il suo programma capillare Allacciamo le energie su tutto il territorio italiano. Altri interventi, infatti, sono stati effettuati a La Spezia, Napoli, Castelvetro di Modena, Civitanova Marche. L'obiettivo è stato ed è portare nuove forniture, garantire aumenti di potenza e attivare allacciamenti straordinari con estrema rapidità, là dove siano richiesti servizi per il Paese e per chi ne ha più bisogno. L'iniziativa prosegue, l'obiettivo dei prossimi giorni è provvedere con la massima celerità agli allacci a favore degli ospedali da campo e delle postazioni drive-in in cui si effettuano i tamponi.
Solo negli ultimi giorni, con progetti concreti e realizzati in tempo record, abbiamo "allacciato l'energia" nei punti mobili di Brindisi, L'Aquila, Avezzano (AQ), Sulmona (AQ), Padova, Cittadella (PD), Livorno e Lucca destinati all'esecuzione di tamponi.
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