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Tra le azioni di tutti i giorni che condizionano il nostro stato di salute, l'alimentazione ha un ruolo predominante. La sua importanza è riconosciuta a livello scientifico anche per la prevenzione e la cura delle malattie più diffuse del nostro tempo, non solo le malattie cardiovascolari, ma anche le malattie oncologiche e del pancreas.
L'alimentazione come elemento di prevenzione dei tumori
Lo stile di vita sano costituisce una delle forme di prevenzione ancora troppo sottovalutate. Eppure il rischio di ammalarsi di tumore può essere ridotto seguendo le linee della corretta alimentazione: 5 porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione, dieta mediterranea "povera" con abbondanza di carboidrati integrali e riduzione di cibi conservati e carni lavorate. "Si parla molto dell'importanza di evitare gli eccessi, ma è anche fondamentale evitare l'atteggiamento privativo, che non è supportato a livello clinico, perché è la qualità degli alimenti il punto fondamentale" spiega il dottor Riccardo Caccialanza, direttore Uoc Dietetica e nutrizione clinica Irccs Policlinico San Matteo di Pavia. "La dieta occidentale comporta un eccesso di calorie vuote e spesso è carenziale in microelementi e nutrienti chiave, come la vitamina D, che può contribuire a prevenire alcune malattie infettive, oncologiche e dell'apparato cardiovascolare".
L'alimentazione durante le cure oncologiche e del pancreas
La malattia oncologica conclamata richiede spesso cure che possono essere particolarmente invasive. Lo stato nutrizionale è fattore determinante per la tollerabilità e la praticabilità dei trattamenti. Fondamentale è infatti il mantenimento di un'adeguata massa muscolare, che è possibile salvaguardare con un'alimentazione naturale mirata, da intraprendere nel modo più tempestivo possibile. "Il paziente sottoposto a cure oncologiche potrebbe perdere peso con un peggioramento della qualità della vita e generando anche una situazione di ansia nei familiari. L'alimentazione va mantenuta di qualità, evitando sottopeso e sovrappeso", afferma ancora il dottor Caccialanza. "Per questo è necessaria una tempestiva presa in carico, con un'assistenza nutrizionale precoce, che preveda valutazione nutrizionale e riferimenti chiari con personale dedicato. È un percorso valido per tutti i tumori, ma in particolare per la malattia al pancreas perché l'insufficienza pancreatica è un fattore aggravante che deve essere ulteriormente affrontato in maniera precoce nel contesto di tutto il percorso terapeutico".
Le direttive della Carta dei diritti del paziente oncologico
La richiesta del personale medico, di pazienti e familiari già da anni si è organizzata nella "Carta dei Diritti del paziente oncologico all'appropriato e tempestivo supporto nutrizionale". I dieci punti esplorano altrettante necessità e gli ideali diritti del malato: la valutazione dello stato di nutrizione, il counseling nutrizionale, le conseguenti prescrizioni, fino al diritto a ricevere una nutrizione artificiale appropriata e tempestiva qualora necessario. Non mancano gli accenni alla cura del sovrappeso associato alle terapie e al supporto psicologico. Eppure oggi emergono ancora unmet needs, bisogni dei pazienti che non trovano risposta e in pochi casi esiste un percorso del personale dedicato alla nutrizione clinica, come previsto dalle Linee di indirizzo dal Ministero della Salute del 2017.
Dalla carta alla realtà: le iniziative in Lombardia
La Regione Lombardia il 25 ottobre 2021 ha approvato un decreto che regola la presa in carico dei pazienti , anche oncologici, dal punto di vista nutrizionale. Per rendere sistematico il supporto nutrizionale sarà inoltre implementata una "Rete lombarda della nutrizione clinica". Obiettivo finale, migliorare la qualità della vita e ridurre il ricorso all'ospedalizzazione, riorganizzando le strutture dedicate all'alimentazione e la gestione della nutrizione artificiale nutrizionale anche a domicilio.
Strategica è stata anche la formazione di un tavolo di lavoro specifico sul tumore pancreatico composto da tutti gli attori della terapia oncologica, dalla funzione chirurgica in poi che ha portato alla DGR del 04/04/2022, con la quale è stata attivata la rete regionale dei centri di diagnosi e cura dei tumori del pancreas – (pancreas unit). Per la componente nutrizionale è presente al tavolo proprio il dottor Riccardo Caccialanza, che sottolinea l'importanza dell'attenzione in ogni stadio della malattia: "Durante i trattamenti attivi il supporto nutrizionale è fondamentale per favorire la tollerabilità e l'efficacia delle cure, mentre nei cosiddetti "survivors", coloro che sopravvivono a un tumore, la sana alimentazione può contribuire a combattere il rischio di recidive".
Nuove prospettive grazie alla Digital Health
La nuova rete di Regione Lombardia affronterà l'attività di sostegno alla nutrizione del paziente oncologico e di malattie del pancreas attraverso innovativi strumenti digitali, che possono migliorare la possibilità di successo delle cure e la qualità di vita del paziente. Una piattaforma consentirà di organizzare ed elaborare i dati nutrizionali del decorso di ogni paziente, costituendo un'utile base per i casi futuri. Auspicabilmente, un sistema di telemedicina nutrizionale in fase di studio potrà consentire un monitoraggio più capillare e un servizio di counseling puntuale, senza imporre al paziente il passaggio nelle strutture ospedaliere. L'istituzione di team nutrizionali negli ospedali garantirà il diritto ad un supporto nutrizionale appropriato. La creazione delle Pancreas unit sarà un passo innovativo fondamentale per migliorare la prognosi dei pazienti affetti da tumori pancreatici. Infine, potranno essere valutati anche gli aspetti economici. Ad oggi sappiano che i dati di farmacoeconomia statunitensi rilevano un vantaggioso rapporto costo/efficacia di tutti gli investimenti sulla nutrizione clinica. Per approfondimenti visita il sito malattiedelpancreas.it