Immaginate città che hanno grattacieli in cui a ogni piano viene ricostruito un habitat – ghiacciai, deserti, giungle –. Oppure un intero palazzo realizzato con materiali di riciclo, come lamiere, tubi, legname. O ancora megalopoli digitali in cui tutto è costruito con i droni e le stampanti 3D. Loro sono solo dei piccoli elementi, ma come potrebbe essere la città del futuro? Quali le costruzioni che la caratterizzerebbero? In che modo le strutture sarebbero al servizio delle persone? E i quartieri come sarebbero organizzati? Che contributo potrebbe dare la tecnologia? Come si sfrutterebbero le nuove energie per alimentarla? Come si riqualificherebbero i quartieri per le nuove esigenze?
Per dare uno sguardo al futuro c'è il nuovo progetto ROAD, un acronimo che sta per Rome Advanced District e che, già a partire dal nome, descrive la strada dell'innovazione nella visione di diverse aziende che si sono alleate per questa iniziativa.
Eni, Acea, Autostrade per l'Italia, Bridgestone, Cisco, Gruppo FS e NextChem (MAIRE), all'interno dell'area dell'ex Gazometro di Roma Ostiense, stanno sviluppando il primo distretto di innovazione tecnologica dedicato alle nuove filiere energetiche e aperto a collaborazioni. L'obiettivo è lavorare alla ricerca industriale applicata in sinergia con i centri di ricerca, le università, le startup, PMI innovative sulle tecnologie per la transizione energetica e digitale.
Un luogo del passato che parla del futuro
Per circa mezzo secolo, a partire dai primi del '900, l'ex Gazometro Ostiense ha rappresentato il fulcro energetico della Capitale. Nei suoi impianti e nei suoi stabilimenti arrivava il carbone che permetteva la produzione del gas per alimentare la città.
Le sue strutture sono cadute per molto tempo in disuso, ma il nuovo progetto le ha messe al centro dell'attenzione per trasformarle in un luogo da vivere come un living lab. Nei suoi spazi si potranno muovere ingegneri, designer, scienziati naturali e sociali per sviluppare soluzioni per un futuro sostenibile.
Qui si costruirà una nuova filiera dell'innovazione che pensa alle smart cities e che abbraccerà diverse aree di interesse: le tecnologie per la decabornizzazione, le energie rinnovabili, l'efficienza energetica, la mobilità sostenibile, l'agritech, il water management e l'economia circolare.
Per attivarla collaboreranno insieme startup e PMI innovative, imprese e università. A loro sarà offerto un ambiente in cui hanno la priorità la coesione territoriale e la rigenerazione urbana e sociale, la condivisione delle best practice, che aiutano a accelerare i processi, e la digitalizzazione, a partire dallo studio e dalla sperimentazione di soluzioni che apriranno la strada a mobilità sempre più sostenibili.
I prototipi vivono nel metaverso, in un futuro che ha bisogno di idee
ROAD metterà anche a disposizione gli spazi per ideare un nuovo quartiere energetico del futuro in cui le idee potranno essere messe in pratica a partire dall'analisi della filiera della mobilità sostenibile e delle smart cities. La tecnologia offrirà un trampolino di lancio. Sarà sviluppato prima, in un ambiente in metaverso, un gemello digitale che permetterà di disegnare, condividere e sperimentare (virtualmente) le migliori soluzioni pensate per la comunità urbana. Ci potranno essere bio boschi urbani, alberi solari fotovoltaici, veicoli a guida autonoma per la raccolta dei rifiuti o anche prototipi provenienti dalle startup impegnate nel settore del clean-tech.
A ciascuno il suo, come i partner di ROAD lavorano
Eni, Acea, Autostrade per l'Italia, Bridgestone, Cisco, Gruppo FS e NextChem (MAIRE) formano una vera e propria squadra a sostegno del progetto ROAD. Questo significa che ognuno di loro, in base al suo settore di specialità, contribuisce ai diversi obiettivi che il progetto si propone. C'è chi si occuperà del monitoraggio e del miglioramento della pavimentazione stradale, che troverà una risposta nell'integrazione di tecnologie offerte da imprese che operano nel settore dei trasporti, della chimica o delle tecnologie informatiche. C'è chi, invece, si impegnerà nella ricerca e nello sviluppo di nuovi materiali, o nelle metodologie di raccolta e riutilizzo degli stessi.
Cosa farà ROAD
ROAD, oltre a impegnarsi nella ricerca in sinergia, promuoverà programmi di formazione per arricchire le competenze all'interno delle aziende e per incentivare i processi interni di innovazione. Lavorerà poi come osservatorio sulle nuove professioni e per individuare i trend relativi alle principali trasformazioni del mercato del lavoro.
Scoprite di più su ROAD, Rome Advanced Discrict.