Milanese, ex giocatore di hockey, viaggia molto (“mi piace scrivere sui treni”), definisce il suo sito “una mappa di temi e problemi, più che un blog, un blocco di appunti e spunti”. E da sempre ha due grandi passioni: la filosofia e la scienza.
Stefano Moriggi da anni studia le relazioni tra scienza, filosofia e società: ha insegnato nelle università di Brescia, Parma, Bergamo, alla Statale di Milano e alla European School of Molecular Medicine (SEMM). E' stato membro della International School for the Promotion of Science, consulente scientifico del Piccolo Teatro di Milano e ha collaborato con diversi atenei stranieri. Oggi svolge attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.
E' stata affidata a lui la chiusura delle quattro giornate di Focus Live: domenica 11 novembre alle ore 18 sarà lo storico e filosofo della scienza a indicare i confini, i limiti e i vantaggi del progresso tecnologico per l'uomo. “Dove si deve fermare la scienza”, questo il titolo del talk conclusivo, sarà l'occasione per una riflessione sui temi trattati: dove stiamo andando, verso quali scenari, come penseremo e cosa saremo nel prossimo futuro? La tecnologia mette a rischio la nostra umanità?
Moriggi come ha scritto in uno dei suoi numerosi libri, “Connessi. Beati quelli che sapranno pensare con le macchine”, ritiene che nel corso della storia siano sempre emersi “oggetti, macchine e innovazioni, destinati a plasmare il nostro modo di pensare” ma invita “ad avere fiducia nel cambiamento, tenendo presente che ogni nuova macchina è un coacervo di opportunità e di rischi: non è possibile usufruire delle une senza affrontare gli altri”.