Il nostro Pianeta è malato: ha la febbre e non può più guarire. E anche il tempo che ci resta per correre ai ripari ed evitare che una leggera febbre non si trasformi in una da cavallo sta ormai finendo.
Lo racconta Luca Mercalli nel video qui sopra, girato dopo la conferenza che ha tenuto nella seconda giornata di Focus Live. La temperatura media della Terra, infatti, è cresciuta già di 1 grado rispetto all'inizio dell'era industriale quando l'uomo ha iniziato a emettere gas serra di origine fossile, ponendo una sorta di "coperta" all'atmosfera. Che ha provocato l'innalzamento delle temperature globali.
La febbre. L'aumento di 1 grado è poco? «Mica tanto - spiega Mercalli - Per il nostro corpo, 1 grado in più è già febbre alta (38)». Per il nostro pianeta vale la stessa analogia: la Terra ha la febbre. Un aumento del genere, per quanto possa sembrare minimo, è uno sconvolgimento importante: per esempio ha portato alla scomparsa di oltre il 50% dei ghiacci alpini; numerosi ecosistemi sono in pericolo; i fenomeni meteorologici estremi sono diventati più frequenti e violenti.
Che futuro ci aspetta? Mercalli nel suo intervento ha continuato con l'analogia della malattia: negli ultimi 30 anni non abbiamo fatto prevenzione e la Terra si è ammalata. Il punto di non ritorno lo abbiamo perso nel 1964. Ora possiamo soltanto contenere la febbre. Guarire non si può più.