La partita con Covid 19 non è finita: l'immunologo Alberto Mantovani dal palco del Focus Live invita a non abbassare la guardia sul virus che negli ultimi anni ha travolto le nostre esistenze. «Siamo in una fase nuova», chiarisce, «perchè per la prima volta nella storia dell'umanità le vaccinazioni hanno cambiato il corso di una pandemia. Abbiamo farmaci, strumenti diagnosici più precisi e le versioni del virus sono meno aggressive». Ma, avverte Mantovani, «non è detto che la partita sia finita. L'attenzione deve restare alta».
Lezioni dalla pandemia. L'immunologo, direttore Scientifico dell'Irccs Istituto Clinico Humanitas, traccia un bilancio degli ultimi sviluppi nel settore della medicina e guarda ai nuovi orizzonti della scienza. Dalla pandemia, sottolinea Mantovani, abbiamo ricevuto molte lezioni. Una su tutte: la ricerca scientifica è una cintura di sicurezza per l'umanità. Grazie all'impegno dei «abbiamo avuto i vaccini alla velocità della luce e ci siamo resi conto quanto importante sia comunicare con il pubblico».
Eredità. La scienza, oggi, è più aperta: «Una scienza trasparente, senza confini, è un lascito che ci rimane della pandemia. Ma ce ne sono anche di inattesi come la rivoluzione dell'Rna messaggero e l'approccio nuovo ai farmaci che rinnova la speranza di cura in altri campi, quello dei tumori per esempio».
La combinazione delle terapie, un altro dei temi affrontati dall'immunologo al Focus Live, «ha cambiato in molti campi la vita dei pazienti». Su tutte l'immunoterapia che sta dando risultati molto incoraggianti nella cura di alcuni tumori del retto e della pelle: «la sfida di chi fa medicina è puntare a ciò che sembra impossibile da raggiungere».
L'intevista dietro le quinte ad Alberto Mantovani