Ridurre le emissioni di anidride carbonica della metà entro il 2030 per raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050: è l'ambizioso progetto che si è posta l'Unione europea per salvare il pianeta. Tutti i paesi, quindi, dovranno spingere sull'acceleratore della sostenibilità per rientrare nei parametri di indicati.
La sfida. «Abbiamo una sfida molto complessa da affrontare», esordisce Gianni Silvestrini, direttore scientifico Kyoto club al dibattito sulla sostenibilità al Focus Live, «per non restare indietro è indispensabile spingere sulle fonti rinnovabili, sulle comunità energetiche, sulla mobilità elettrica. Il problema sono le autorizzazioni, ma il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, sta varando un provvedimento sulle semplificazioni».
In gioco c'è il futuro di tutti noi. I cambiamenti climatici impongono alle aziende scelte coraggiose. «Abbiamo investito un miliardo di euro sulle reti», afferma Vincenzo Ranieri, amministratore delegato di E-Distribuzione, «le infrastrutture vanno ripensate e ristrutturate in una piattaforma di rete che sia resiliente, partecipativa e sostenibile. Il risparmio energetico, del resto, funziona se partecipano tutti anche i cittadini modificando le proprie abitudini. E il nuovo contatore elettronico è stato pensato per questo, per una gestione autonoma e responsabile dell'energia elettrica».
Senza dubbi. Secondo Stefano Epifani, presidente del Digital Transformation Institute, «è sulla consapevolezza digitale che dobbiamo fare una battaglia in Italia più che sulle competenze». Ma non c'è dubbio, per Giancarlo Orsini, sturtupper e divulgatore, che «quando si fa innovazione si deve fare formazione».
E-Distribuzione, in particolare, ha avviato con il Politecnico di Milano il primo master in Italia di smart grid: ogni anno verranno formati 30 ingegneri. Non solo. «Abbiamo avviato a Matera la nostra idea di piattaforma digitale resiliente sottolinea Ranieri», entro il 2026 tutta la rete italiana sarà smart. In tre anni investiremo quasi 9 miliardi di euro e impegneremo 63 mila persone».