«Ogni anno 7 milioni di persone nel mondo muoiono per gli effetti dell'inquinamento atmosferico e 500 mila nella sola Europa. Un dato drammatico»: a Focus Live la giornalista d'inchiesta Rosy Battaglia non va per il sottile. Spiattella dati, cifre e previsioni fornite da organismi e istituzioni internazionali che non lasciano dubbi: inquinamento atmosferico e cambiamento climatico sono due facce della stessa medaglia.
Killer silenzioso. L'inquinamento atmosferico, sottolinea, è un killer silenzioso. E se pensiamo che ognuno di noi respira fino a 20 mila volte al giorno, c'è da chiedersi davvero se mai riusciremo a difenderci.
«L'Organizzazione mondiale della sanità continua a invitarci a ridurre le sostanze inquinanti nell'aria che colpiscono di più i bambini e le persone anziane. La Lombardia», precisa Rosy Battaglia, «ha subito maggiormente la pandemia dovuta alla covid proprio per l'elevato tasso di inquinamento».
Le iniziative. Che cosa possiamo fare noi come cittadini? Usare comportamenti corretti e virtuosi, per esempio utilizzando il più possibile la bicicletta o mezzi green per muoverci in città, evitando di comprare carne che proviene da allevamenti intensivi, partecipando alla mobilitazione attraverso i tanti movimenti di cittadinanza attiva che promuovono iniziative e petizioni...
Tra quelle che hanno come obiettivo la tutela del pianeta c'è un progetto promosso da Golia, l'azienda che produce le famose caramelle, che non da ora si impegna a favore dell'ambiente.
Che si fa? «Negli ultimi anni», dice dal palco degli speakers' corner Letizia Buttari, «le nostre campagne si sono focalizzate sul respiro. Nel 2020, per esempio, a Milano abbiamo realizzato alcune affissioni che intrappolavano lo smog e rilasciavano aria più pulita. Quest'anno, invece, abbiamo pensato di contribuire a salvare il polmone del mondo, tutelando un milione e mezzo di metri quadrati di foresta amazzonica, mentre a casa nostra, nel Lazio, abbiamo avviato un progetto per la piantumazione di duemila metri quadri di alberi».
INTERVISTA A LETIZIA BUTTARI