Sempre più spesso sistemi robotici complessi trasformano le sale operatorie in postazioni high tech. E sotto il palco del main stage la professoressa Franca Melfi, pioniera della chirurgia robotica, "indossa" proprio un sistema robotico, il robot da Vinci di ab medica, e dimostra "come funziona" la strumentazione che lei utilizza nei suoi interventi.
I vantaggi. «Vent'anni fa sembrava fantascenza», commenta,«oggi invece usiamo i sistemi robotici con regolarità. Sono di grande aiuto per il chirurgo, consentono di effettuare interventi molto complessi con una estrema precisione e sono mininvasivi: le incisioni sono piccole, e questo è un grande vantaggio per il paziente e per il suo recupero. Il valore aggiunto sta nel fatto che il sistema robotico ci dà la possibilità di essere molto più meticolosi».
La professoressa Melfi, spiegando che il visore ingrandisce la reale dimensione degli organi di 10 volte, sottolinea come il software consenta di ridurre l'ampiezza del movimento: «non avrei potuto eseguire interventi molto complessi senza l'aiuto di questo sistema robotico».
Il destino. Ma il destino del paziente resterà sempre nelle mani del medico: l'uomo decide, la macchina esegue. «Le malattie sono etremamente varibili come il corpo umano, vanno fatte valutazioni che devono tenere conto di una serie di condizioni che la macchina non può fare».
L'incontro a Focus Live e l'intervento con il robot da Vinci
L'intervista a Franca Melfi