Scoperta la registrazione di voce umana più antica della Storia. È stata incisa 150 anni ma ora si può ascoltare anche online.
[Da Focus Storia n° 20]
Dieci secondi di una popolare filastrocca francese, Au clair de la Lune, recitata dalla voce incerta di una bambina 150 anni fa, sono i primi suoni umani mai registrati: li ha scoperti in un archivio di Parigi un gruppo di ricercatori americani.
Incisioni. La bambina era forse la figlia di uno studioso francese semisconosciuto, tale Édouard-Léon Scott de Martinville, che, intuendo la possibilità di tradurre la propagazione delle onde sonore in segni grafici, aveva ideato il fonautografo: la fonte sonora veniva accostata a un megafono chiuso da una membrana che, vibrando, innescava il movimento di una setola di maiale su una carta affumicata. Impossibile però per lo stesso Martinville riprodurre successivamente quei suoni. C’è riuscito solo recentemente il team di David Giovannoni, che ha convertito il tracciato lasciato sulla carta in un formato digitale riproducibile via computer.
Primato. L’incisione era avvenuta il 9 aprile 1860, diciassette anni prima che Thomas Alva Edison annunciasse la creazione del fonografo, da sempre ritenuto il primo strumento per registrare – ma anche, a differenza del predecessore, riprodurre - voce e suoni.
Riascolta il file della filastrocca francese Au clair de la Lune registrata nel 1860, cliccando qui. Si tratta della prima voce umana mai registrata.