Una scoperta africana, e una nuova datazione dall'Australia, chiariscono la nostra storia.
Una visione della gola di Olduvai, dove sono stati trovati moltissimi fossili degli antenati dell'uomo moderno. © Science. |
Dall'altra parte del mondo, in Australia, arriva invece la notizia che un fossile misterioso, chiamato l'uomo del lago Mungo, non ha 60.000 anni, come si riteneva, ma “solo” 40.000. Questo rimetterebbe d'accordo le date della comparsa dell'H. sapiens in Africa, circa 100.000 anni fa, con quella dell'entrata in Australia. La data originale dell'uomo di Mungo aveva messo in dubbio la teoria definita "Out of Africa" (Fuori dall'Africa) che afferma come ogni uomo derivi da una popolazione evoluta in Africa proprio 100.000 anni fa. La nuova data dell'uomo di Mungo chiarirebbe anche l'ipotesi della "guerra lampo" contro la natura australiana. Intorno a 50.000 anni fa, infatti, c'è stata un'improvvisa e inspiegabile estinzione di fauna di grossi animali in Australia.
(Notizia aggiornata al 26 febbraio 2003)