Verso la fine dell’Ottocento tra gli scienziati si pensava che le leggi che regolano i fenomeni fisici fossero state tutte scoperte.
Ma nel 1905 arriva a una rivista tedesca un documento intitolato: “Sull’elettrodinamica dei corpi in movimento” firmata da uno sconosciuto fisico tedesco. Il lavoro è destinato a rivoluzionare il mondo della fisica classica, gettando le basi per una nuova impostazione delle ricerche scientifiche. Lo sconosciuto ventiseienne nato a Ulma (Germania) il 14 marzo del 1879 è Albert Einstein, all’epoca impiegato all’ufficio brevetti di Berna e il lavoro esposto nel documento è la formulazione della teoria della relatività.