Archeologi hanno scoperto i resti di quello che potrebbe essere classificato come uno dei più grandi sacrifici di massa di bambini della Storia. L'episodio avvenuto più di 500 anni fa nel sito di Las Llamas, sulla costa settentrionale del Perù, provocò 140 vittime, tutte di età compresa tra i 5 e i 14 anni (ma per la maggior parte avevano tra gli 8 e i 12 anni.
La notizia è stata data in esclusiva da National Geographic che sta seguendo gli scavi, condotti da un team internazionale guidato da Gabriel Prieto dell'Università del Trujillo e da Giovanni Verano dell'Università di Tulane.


Non è una novità. Il ritrovamento è avvenuto a poca distanza dal sito di Chan Chan (patrimonio mondiale dell'UNESCO), centro amministrativo della civiltà Chimù che insieme agli Inca governava il Perù prima dell'arrivo degli spagnoli.
Secondo le analisi effettuate il sacrificio potrebbe essere avvenuto tra il 1400 e il 1450. La notizia di sacrifici umani tra le popolazioni precolombiane non è nuova. La accertarono già i Conquistadores quando occuparono i loro territori e lo confermano diverse scoperte archeologiche.
Mai così numerosi. Mai prima d'ora si erano però trovati i resti di un sacrificio di tale portata: finora il più grande sacrificio rituale di bambini documentato riguardava 42 minori sacrificati presso il Templo Mayor della capitale azteca di Tenochtitlán (oggi Città del Messico).
Gli archelogi hanno pochi dubbi sul fatto che i bambini uccisi dai Chimù siano stati sacrificati. Lo confermerebbe il fatto che sui loro teschi c'erano tracce di tracce di un pigmento rosso ottenuto dal solfuro di mercurio, usato spesso in cerimonie sacrificali e il fatto che alcune delle vittime avevano un taglio sul petto: forse era stato rimosso loro il cuore.
Anche gli animali. Tutte le vittime, dopo la macabra esecuzione vennero sepolte rivolte verso l'Oceano Pacifico. Con loro furono immolati anche 200 lama, tutti di età inferiore ai 18 mesi, sepolti in direzione delle Ande.
Sui corpi dei bambini e degli animali è stato trovato uno strato di fango essiccato. Questo ha fatto pensare che le esecuzioni siano avvenute tutte in una volta sola, forse in risposta a delle gravi inondazioni. Secondo i ricercatori potrebbe esserci stata un'alluvione dovuta alle forti piogge prodotte da El Niño che, oltre a provocare mareggiate, avrebbe danneggiato il sistema di irrigazione dei Chimú fondamentale per la loro agricoltura.