Una tavoletta di età romana con incisi 13 versi dell'Odissea è stata trovata vicino alle rovine del Tempio di Zeus nell'antica città di Olimpia, in Grecia.
Secondo quanto dichiarato dal ministro della Cultura greco sarebbe la più antica testimonianza mai rinvenuta di questo poema: le prime stime datano infatti il reperto a prima del III secolo a. C.
Il ritorno. La tavoletta, scoperta da ricercatori greci e tedeschi, contiene i versi del XIV libro dell'Odissea, in cui Ulisse si rivolge al suo amico di una vita, il porcaro (guardiano dei maiali) Eumeo. L'eroe, vestito da mendicante, è finalmente giunto a Itaca e si reca dal guardiano che gli è rimasto fedele e che lo accoglie nella sua capanna.
Il servitore però è ignaro dell’identità del suo ospite e gli parla di Penelope e del figlio Telemaco, che è partito dall’isola per cercare il padre.
Ancora oggi non siamo in grado di dire con certezza se l'intera storia dell'Odissea sia stata davvero scritta da Omero nel tardo VIII secolo a.C. dopo essere stata tramandata oralmente per centinaia di anni. Alcuni storici dubitano addirittura dell'esistenza stessa di Omero.
Difficile anche dire se almeno alcuni degli eroi di cui i poemi omerici - l'Iliade e l'Odissea - raccontano le imprese siano esistiti veramente. Nel 2010 però il professor Atanasio Papadopoulos, dell'università di Ioannina, fece una rivelazione: affermò che la sua equipe di archeologi, che da 16 anni conduceva scavi nel nord di Itaca, aveva trovato i resti di ciò che si riteneva essere la reggia di Ulisse, lasciando così intendere che almeno sull'eroe dell'Odissea non ci sarebbero dubbi.