Oggi è un simbolo british, Patrimonio Unesco dal 1988, ma quando fu fondata, nel 1080, era sinonimo di oppressione straniera: la Torre di Londra, in origine, era infatti la fortezza voluta da Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia. Dopo avere sconfitto Aroldo, re degli Anglosassoni, nella battaglia di Hastings (1066), il nuovo signore dell'isola doveva mantenere il controllo e stroncare ogni ribellione. La prima torre (chiamata White Tower dal XIII secolo e attualmente edificio principale del complesso) aveva questo scopo: sorvegliare l'accesso al Tamigi e ricordare a tutti la potenza normanna. Sottoposta a continua manutenzione e mai caduta in disuso, ancora oggi mostra tutta la sua inespugnabile solidità. Per questo è qui che sono custoditi i gioielli della Corona inglese. Ma in passato è stata anche palazzo reale, archivio di Stato, zecca reale e, a più riprese, prigione da cui era impossibile evadere.
la prigione dei nemici della corona. Per molto tempo gli inglesi guardarono con deferenza alla torre che dominava lo skyline medievale di Londra. L'ingresso era al secondo dei tre piani, ma la rampa di scale poteva essere rimossa rapidamente in caso di attacco. Ottimo esempio di architettura medievale a doppia funzione, militare e politica, la Torre di Londra fu assediata più volte. Ma la fama (sinistra) se l'è guadagnata come prigione, più che come fortezza. Qui sono stati rinchiusi nemici dello Stato (Tommaso Moro, per dirne uno, messo sotto chiave nel 1534 e poi decapitato), oppure parenti scomodi della famiglia reale: Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII, che fu anche decapitata qui, come pure Catherine Howard e Lady Jane Grey. In tutto, quattro regine d'Inghilterra sono state prigioniere qui e solo una, Elisabetta I (imprigionata da Maria la Sanguinaria), ne uscì con la testa ancora sulle spalle. Le esecuzioni capitali, per il resto, non furono molte (i patiboli più usati erano altrove).
Le vittime più illustri della torre furono i due principini Edward e Richard, figli di Edoardo IV di York. Erano i tempi bui della Guerra delle due rose e i fratellini, rispettivamente di 12 e 9 anni, furono confinati nella torre nel 1483. Di loro non si seppe più nulla. Prove certe che siano stati uccisi qui non ce ne sono, ma la torre che li ospitò (una delle molte della fortezza) fu poi chiamata Bloody Tower. Nome appropriato, in ogni caso. Per chi era rinchiuso nella Torre di Londra, la morte poteva essere una liberazione.
Guy Fawkes, il cospiratore che tentò di far saltare in aria il re Giacomo I e i parlamentari nel 1605, fu torturato per due giorni di fila, prima di essere giustiziato.
i gioielli della Corona. La struttura è stata modificata molte volte. Come fortezza divenne obsoleta con la diffusione dei cannoni, ma continuò a essere uno dei luoghi del potere inglese. Residenza reale fino al XVII secolo, sede della Zecca di Sua Maestà fino all'inizio dell'Ottocento. Addirittura, fu uno zoo privato fino al 1835. Intanto, continuava a ospitare guarnigioni e depositi di armi. E, dal 1303, anche i gioielli della Corona, dopo che un ladro li aveva sottratti dall'Abbazia di Westminster, furono trasferiti in quello che era ritenuto essere il luogo più sicuro del regno.
I 23.578 oggetti preziosi, tra diamanti, oro e altre gemme del tesoro accumulato dai sovrani inglesi nei secoli, sono tuttora nella Torre di Londra, controllati a vista ma esposti (a caro prezzo) allo sguardo dei turisti. In passato erano anche di più, visto che una parte consistente della collezione fu dispersa durante gli anni della guerra civile e della Repubblica, nel Seicento. Famose quanto la fortezza sono infine le sue guardie, i Beefeaters dalla tipica divisa rossa. Sono chiamati così a causa della loro tradizionale dieta a base di carne (segno di privilegio); in effetti è ancora un incarico prestigioso e ben remunerato, anche se i vantaggi di un tempo sono solo un ricordo. Più che montare la guardia, i Beefeaters oggi lavorano come guide turistiche.
Le peripezie del Ponte di Londra. Dalle finestre della Torre si vede il London Bridge, un altro simbolo iconico della città, costruito in tempi molto più recenti. Il 1 agosto del 1831, il Ponte di Londra venne aperto per la prima volta: all'inaugurazione parteciparono anche i sovrani, che offrirono un banchetto su un padiglione della struttura. Ma il London Bridge, detto Ponte di Rennie, dopo un ampliamento sprofondava di 3 centimetri l'anno, così nel 1968 fu venduto a un imprenditore americano che lo smontò e lo ricostruì in Arizona, dove è diventato la seconda attrazione turistica dello Stato dopo il Grand Canyon. Mentre a Londra si costruì un altro London Bridge, inaugurato nel 1973.